Dilaga in tutta Italia la protesta del Sindacato autonomo di polizia (Sap) e fa una certa impressione che il suo segretario generale, Gianni Tonelli, da quasi un mese sia in sciopero della fame senza che nessuno dal governo si sia fatto sentire. Gravi le accuse del sindacato all’indirizzo dei vertici della Polizia, che denuncia persino azioni di repressione delle “libertà fondamentali di espressione in dissenso con l’attuale gestione”.
Non resta che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale ora tutti gli agenti del Sap fanno appello. La protesta che ieri ha interessato tutte le città d’Italia, è arrivata anche a Parma con un presidio dei vertici provinciali del Sap – con il segretario Andrea Camporesi – davanti alla Prefettura, in strada della Repubblica.
Gli agenti hanno distribuito ai passanti la cartolina da spedire al capo dello Stato con l’appello esplicito: “Presidente, abbiamo bisogno di lei”. Il problema, infatti, non è solo la gestione della polizia. C’è molto di più. Dalle gravi carenze di organico ai caschi marci, dalle armi di 40 anni fa ai giubbetti antiproiettile scaduti, e ancora auto in pessime condizioni, carenze di addestramento, mancanza di spray antiaggressione e di videocamere che potrebbero chiarire inequivocabilmente cosa accade sui luoghi in cui la polizia è costretta a intervenire.