Con il comandante della Polizia municipale Gaetano Noè, l’Udc e il capogruppo in consiglio comunale, Giuseppe Pellacini, hanno ormai un conto aperto che continua ad allungarsi. Prima il procedimento disciplinare a carico del comandante rimasto avvolto nel mistero, poi i continui spostamenti nel Nord Italia per altri incarichi, adesso, l’ultima, la questione dei blocchetti delle multe in dotazione agli agenti della Municipale.
Come denunciato nei giorni scorsi dal Movimento Nuovi Consumatori, i blocchetti verrebbero acquistati dal Comune di parma dall’azienda per la quale lavora la moglie del comandante Noè. Una vicenda quest’ultima, sulla quale Pellacini parte all’attacco e vuol vederci chiaro e chiede spiegazioni allo stesso Noè. Che già nei giorni scorsi aveva replicato sostenendo che la moglie lavora come agente della ditta in questione sul territorio di Mantova, con esclusione su quello di Parma.
E in effetti, stando ai documenti mostrati da Pellacini, la situazione sembra complicarsi un po’. Il consigliere comunale ha infatti reso noto che il comandante della Polizia municipale, appena una settimana dopo l’aggiudicazione dell’appalto alla ditta in cui lavora la moglie, ha ottenuto dalla stessa un incarico di collaborazione editoriale della durata di un anno, fino al 30 aprile del 2017. Notizia che lo stesso comandante Noè ha comunicato all’amministrazione comunale con una nota del 13 aprile scorso. Pellacini ha inoltre reso noto che non si tratta neppure della prima volta: già nel 2015, infatti, Noè avrebbe avuto dalla stessa società un altro incarico editoriale, ricevendo un compenso pari all’8 per cento dell’incasso per la vendita del libro a titolo di diritto d’autore.
Tutto “molto strano” secondo il capogruppo dell’Udc che chiede a Noè di svelare l’arcano. Come altrettanto misterioso è rimasto il motivo e ancor più l’esito di un procedimento disciplinare a carico del comandante della Polizia municipale, per il quale lo stesso Pellacini aveva chiesto l’accesso agli atti e presentato un’interrogazione. Ma del relativo fascicolo, non c’è ancora traccia. L’ultima bordata di Pellacini a Noè arriva per i suoi continui impegni fuori Parma, dai convegni alle presentazioni, arrivati a una trentina nel corso di soli due anni.
L’ultimo affondo di Pellacini è per l’amministrazione di Federico Pizzarotti e per il Movimento 5 Stelle – ammesso che ancora sia presente a Parma, visti i rapporti con i vertici nazionali – ai quali l’esponente dell’opposizione contesta un enorme vizio di trasparenza.
Il consigliere Pellacini che, addirittura, indice una conferenza stampa per parlare dei blocchetti per le multe in dotazione ai vigili urbani dimostra di non aver più nulla da dire alla città, confermando di essere ormai al suo tramonto politico. Riguardo al bieco attacco rivolto al Comandante Noè, confermo che egli partecipa come relatore a convegni o come formatore in diverse città d’Italia. Lo fa nel periodo delle sue ferie, anticipando la comunicazione all’ufficio personale. Non riesco a capire dove sia il problema: Parma dovrebbe essere contenta se il proprio Comandante è chiamato in giro per l’Italia in qualità di formatore. Un incompetente non potrebbe permetterselo, vero consigliere Pellacini?
Parliamo ora dell’onestà del Comandante, minata da un consigliere comunale senza argomenti. Innanzitutto ribadisco che, qualora si dovessero ravvisare dei reati da parte del Comandante, saremmo i primi a chiederne conto allo stesso. Il Comandante Noè ha regolarmente comunicato al Comune di Parma di aver ricevuto incarico per la redazione di una pubblicazione dalla ditta Grafiche Gaspari, così come in passato anche da Sole24Ore, Maggioli Editore e altre case editrici. Anche in questo caso è bene ribadire che dovrebbe essere un onore avere un Comandante a cui viene chiesto di scrivere delle pubblicazioni.
Come già ribadito dallo stesso, confermo che la determina di affidamento per la fornitura di blocchi dei verbali alla ditta Grafiche Gaspari non è stata effettuata dalla Polizia Municipale, ma dall’economato del Comune di Parma. Non solo la fornitura dei blocchi dei verbali sono stati affidati alla citata ditta, ma anche quella dei registri dello stato civile. In entrambi i casi è stata fatta gara su piattaforma elettronica Mepa (Mercato della Pubblica Amministrazione). In entrambi i casi sono state invitate più ditte cui sono stati chiesti preventivi (8 ditte in un caso e 7 nell’altro). La fornitura è stata aggiudicata, attraverso i meccanismi di controllo della piattaforma elettronica, alla ditta che ha offerto il prezzo più conveniente.
In tutto questo ribadisco che, come detto da Noè, sua moglie è rappresentante per la ditta Grafiche Gaspari, ma, nel suo mandato, non copre il Comune di Parma, proprio per evitare conflitti di interesse. Se questo si configurasse come reato o come mancato rispetto di qualche legge o regolamento, Pellacini dovrebbe provvedere a denunciare alla Procura il responsabile, ma capisco che all’ex assessore Pellacini, in caduta libera nei consensi, interessi di più chiacchierare, gettare fango e minare la Polizia Municipale e l’istituzione Comune di Parma. Se volesse veramente bene alla sua città, visto che il suo partito (UDC) è, ahimè, al governo di questo Paese, dovrebbe portare quelle istanze più volte richieste e necessarie per renderla più sicura, vale a dire maggiori organici per le forze dell’ordine, una giustizia più efficiente ed efficace e la definizione di una visione con decisioni concrete sul tema dell’immigrazione.
Cristiano Casa
Assessore Attività Produttive, Turismo,
Commercio e Sicurezza Urbana – Comune di Parma
Andiamo male Assessore Casa, se mi dice che è tutto regolare e quelle date fra forniture del Comune di Parma e contratti per il comandante Noé non sono sospette allora è come non vedere lo spaccio di droga in San Leonardo. Già, lei non lo vede come non vede i problemi di sicurezza e le proteste dei cittadini, se ne sta chiuso nel suo palazzo protetto e sorvegliato da telecamere. Se non vuole vedere la possibilità di conflitto d’interesse, non lo faccia ma non dica che non è evidente.
La reazione nervosa dell’Assessore Casa mi fa capire che ho colpito nel segno. Cerca infatti di spostare l’attenzione con grandi parole ma la questione rimane che alcuni chiarimenti sarebbero dovuti perché è una situazione non chiara.
Il 9 dicembre 2015 il comandante della polizia municipale fa richiesta al Comune per i blocchetti delle multe. Il 24 dicembre lo stesso comandante riceve incarico anche dalla Gaspari (avrà firmato il contratto a mezzanotte?) per rivedere alcuni manuali su cui percepirà l’8% del venduto. Nulla di strano, fa piacere che sia una persona preparata.
Nei primi giorni di aprile la Gaspari vince la fornitura dopo l’apertura delle buste e pochi giorni dopo il comandante della municipale firma un incarico di un anno per la Gaspari. Qualche giorno dopo va anche a un convegno per la Gaspari ma non si sa dove e quanto percepisce visto che non è riportato nei documenti, per gli impegni precedenti è invece sempre tutto chiarissimo.
Non si preoccupi Assessore ho già fatto richiesta di tutta la corrispondenza riguardo al bando dei blocchetti per le multe, per verificare. Se ci saranno riscontri come quelli trovati finora mi limiterò a renderle pubbliche così ognuno si farà la propria opinione.
Immagino accadrà come per la Cariparma Running e il procedimento disciplinare a carico del comandante della polizia municipale, avete negato l’accesso agli atti garantito per legge. E’ un fatto gravissimo, se non ve ne foste accorti. Il Sindaco in persona mi ha scritto dicendo che non può fare nulla perché è tutto in mano al direttore generale. Intanto è passato un anno e sappiate che sulla questione non mi fermo, sono in attesa di un appuntamento con il ministro per la Funzione Pubblica a cui racconterò tutte le vicende, quella dei blocchetti, la Cariparma Running. Se dovessero arrivare gli ispettori ministeriale sa il perché.
Casa parli pure di me, parla dall’alto di una carriera politica mai decollata, scelto dal Sindaco ma che non è stato eletto per consenso dei cittadini. Io l’ho fatto.
La città è in mano agli spacciatori, al degrado, al malaffare: non sono io a dirlo ma le proteste dei cittadini che l’Assessore non vuole vedere, non vuole leggere.
Parliamo dell’Assessore Casa che ha organizzato Parma&Stars, la brillante rassegna che non è mai iniziata per gravi difetti di organizzazione: mancavano gli estintori e il progetto di sicurezza del palco. La gente era imbufalita se non ricorda, è stata una bruttissima figura. Lo stesso che ha fatto promesse per l’area Camper di via Emilia Ovest che non ha mantenuto.
Sa cosa mi sarei aspettato da lei Assessore? Che quando i giornali hanno pubblicato una mia lettera in cui denunciavo che in via Emilia Ovest a Fraore c’erano delle bambine in strada a prostituirsi, lei prendesse il telefono anche alle 4 di mattina e mi chiamasse per sapere dove come quando e perché, così da poter mandare le pattuglie. Invece non è successo.
Mi è arrivata una segnalazione da cittadini, una di quelle che lei non tiene in considerazione. Io invece sì, l’ho trasmessa ai giornali perché si facesse qualcosa. Non si è fatto nulla come non si fa nulla da quattro anni.
Giuseppe Pellacini
Capogruppo Consiglio Comunale
Unione di Centro (UDC)