Omicidio Habassi, Del Vasto e Alberici chiedono perizia psichiatrica

Omicidio Habassi, Del Vasto e Alberici chiedono perizia psichiatrica

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omicidio habassiSe hanno ucciso in un modo così barbaro, forse non erano capaci di intendere e di volere. Per questo motivo gli avvocati Carmelo Panico ed Ernesto Calistro, difensori di Luca Del Vasto e Alessio Alberici, in carcere con l’accusa di aver ucciso e torturato il 32enne tunisino Mohamed Habassi in un appartamento di Basilicagoiano, hanno giocato la carta della richiesta di una perizia psichiatrica per i loro assistiti. I due, che hanno agito insieme a quattro rumeni, sono arrivati in via Castello dopo essersi riempiti (frse per darsi coraggio) di cocaina e rum. Una miscela esplosiva che altera non poco e questo potrebbe spiegare il perché quella che doveva essere una spedizione punitiva nei confronti del tunisino che non pagava l’affitto alla compagna di Del Vasto, si sia trasformata in una serata dell’orrore che ha portato alla morte del 32enne.

mohamed habassi

Ma alla Procura, intenzionata a chiedere il giudizio immediato dopo aver raccolto prove a sufficienza su quell’omicidio, alcune cose ancora non tornano. Innanzitutto, perché il gruppo si è portato dietro pinze ed altri attrezzi se doveva essere solo una spedizione punitiva che doveva finire al massimo con qualche pugno? E poi, anche la miscela di cocaina e rum per la quale la difesa chiede ora la perizia psichiatrica, è stata assunta per darsi coraggio o per costruirsi anticipatamente delle attenuanti?

Il pm Daniela Nunno, titolare dell’inchiesta, ha chiesto intanto un incidente probatorio in cui raccogliere con valore di prova le dichiarazioni di tutti, comprese quelle di un testimone che ha assistito almeno in parte a quella serata di follia. Si tratta di un marocchino attualmente detenuto per altre vicende. Subito dopo potrebbe arrivare la richiesta di giudizio immediato per tutti i sei indagati di questa vicenda, che ancora continuano a rimpallarsi alcune responsabilità sulle torture inferte ad Habassi, morto dopo almeno mezz’ora di agonia in cui ha gridato invano la sua richiesta d’aiuto. Chi ha strappato due dita con una pinza alla povera vittima? Chi ha staccato un pezzo di naso, pare con un morso? La Procura avrebbe già più di un sospetto, ma è necessario riuscire a mettere nero su bianco anche queste responsabilità.

Sarà quindi il gip, nel corso dell’incidente probatorio, a dover decidere se dare o meno corso alla richiesta di perizia psichiatrica avanzata dalla difesa di Del Vasto e Alberici.

Intanto la salma di Mohamed Habassi è tornata in Tunisia dove è stata sepolta vicino alla famiglia che già da tempo si prende cura del figlio di Habassi e della compagna Giovanna Tranchida, morta in un incidente stradale.

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