Sicurezza, welfare, commercio ed immigrazione. Sono questi i pilastri sui quali si è sviluppata la prima riunione politico-programmatica di “Parma Merita di +”, il nuovo gruppo politico sul quale si sono accesi i riflettori lo scorso 3 settembre. Tutti temi collegati fra loro, ma che hanno bisogno – secondo “Parma Merita di +” – di fatti concreti per avere soluzioni possibili e fattibili.
“Nella fattispecie il problema dell’Immigrazione è stato molto sentito e ha dato adito ad interventi che sono condivisibili con quanto emerso dalle proposte e considerazioni espresse da Giovanni Ferrari, membro della segreteria provinciale di Udicon, in un articolo uscito il 17 settembre sulla carta stampata – si legge in una nota dei portavoce del gruppo politico, Cecilia Zanacca e Gianluca Zoni -. Non si vuole chiudere le mura di Parma agli extracomunitari ma semplicemente fare in modo che questi si inseriscano in modo armonico nel tessuto sociale già presente. Questo significa, accoglienza sostenibile, ovvero in primis rispetto della cultura e delle tradizioni locali, rispetto delle nostre case e fattivo contributo al loro sostentamento. Non è più ammissibile che in una società così già fortemente colpita dall’attuale lunga e difficile crisi in cui ci troviamo, ci si chieda di dare il nostro sostentamento indistintamente ad un così grande numero di extracomunitari”.
“Servono azioni importanti perché gli stessi contribuiscano in modo fattivo al loro sostentamento, perché siano monitorati costantemente e non vadano ad incentivare quel tessuto di microcriminalità mai così pressante come negli ultimi anni – aggiungono Zanacca e Zoni -. Ancora una volta a preoccuparsi dei vari problemi della città sono i movimenti cittadini; ancora una volta si chiede all’amministrazione e alle autorità in generale di ascoltare i cittadini e di non rinchiudersi a riccio su questioni di estrema urgenza ed attualità”.