La Abc Costruzioni invierà nei prossimi giorni 40 lettere di licenziamento a carico di altrettanti operai, nonostante l’opposizione dei sindacati e la disponibilità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad attivare ammortizzatori sociali. Una decisione che le segreterie di Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil, oltre alle RSU aziendali di Partma, La Spezia e Savona, hanno preso molto male, tanto da annunciare un nuovo incontro per venerdì 16 settembre, con all’ordine del giorno le prossime mosse da adottare per scongiurare i licenziamenti decisi dalla società che si occupa delle manutenzioni in autostrada.
I sindacati confederali di categoria – oltre alla mobilitazione e alle azioni di lotta – sono pronti anche ad agire in giudizio, davanti al giudice del lavoro, per ottenere la revoca dei provvedimenti assunti dalla Abc. Le organizzazioni sindacali motivano la richiesta di ritirare i licenziamenti con due ragioni: primo, il tema delle internalizzazioni delle opere di manutenzione e servizi dentro le Concessionarie è compreso e condiviso dal Ministero delle Infrastrutture che si farà promotore verso il Governo (considerato che Abc Spa è solo la punta di un iceberg nel panorama delle concessioni autostradali) affinché vengano forniti i necessari chiarimenti all’interno delle linee-guida che Anac si accinge ad emanare; secondo, il Cipe è in procinto di approvare i “piani economici finanziari” quinquennali delle concessionarie, che dovrebbero consentire lo sblocco di importanti opere infrastrutturali ferme da tempo.
