L’inverno non è ancora arrivato, ma l’influenza sembra sia in anticipo. Un ceppo di virus influenza di specie A sottotipo H3 è stato infatti rilevato mercoledì 7 settembre, con grande anticipo rispetto al periodo epidemico, da un tampone faringeo appartenente a un bambino di tre anni e cinque mesi, ricoverato dal 3 settembre al Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma con febbre alta e compromissione bronchiale. Come riferito dal pediatra, il bambino, nato in Marocco e residente in Libia, era arrivato in Italia il 28 agosto su un gommone insieme ai genitori, ed era ospitato in un Centro di Accoglienza territoriale. Il bambino, dopo reidratazione e risoluzione della febbre, è stato dimesso il 7 settembre.
L’identificazione del virus influenza A/H3 è avvenuta nella Struttura Semplice di Diagnosi Virologica Molecolare ed Epidemiologia, sotto la responsabilità della professoressa Maria Cristina Medici, afferente alla Struttura Complessa di Virologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Adriana Calderaro. Com’è noto, il virus influenza di specie A causa infezione e malattia nell’uomo con circolazione ed episodi epidemici ricorrenti e, nei Paesi a clima temperato, generalmente collocati nella stagione invernale.
Il risultato ottenuto è rilevante non solo dal punto di vista diagnostico, ma anche dal punto di vista epidemiologico, perché sottolinea come la circolazione dei virus influenzali non sia limitata alla sola stagione invernale, in cui si concentra il picco epidemico, ma si estenda a tutti i periodi dell’anno, causando casi sporadici in soggetti, come i bambini, che non avendo fatto esperienza di precedenti infezioni con tali virus sono più suscettibili degli adulti a infettarsi e ad ammalarsi.