Considerata una dei pionieri dello studio e dell’esecuzione storicamente informata della musica settecentesca, la clavicembalista e fortepianista Emilia Fadini sarà a Parma sabato 13 febbraio, per il secondo incontro di “Parole da ascoltare”, ciclo di incontri-concerto organizzati dal Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma. Alle ore 17.00, nell’Auditorium del Carmine, Emilia Fadini coadiuvata dal prof. Giorgio Dellarole, presenterà infatti il suo libro *L’accentuazione in musica. Metrica classica e norme sette-ottocentesche*, (Milano, Rugginenti) scritto in collaborazione con Maria Antonietta Cancellaro. A seguire, la stessa Fadini offrirà un concerto in cui interpreterà su fortepiano musiche di W. A. Mozart e F. J. Haydn.
Il libro affronta il tema dell’interpretazione musicale: a volte la musica è questione di accenti, come alcune parole cambiano significato spostando semplicemente l’accento, così anche il significato di uno stesso brano musicale può cambiare a seconda dell’interpretazione. Quali note accentuare? Per quali motivi? Qual è il rapporto tra espressione musicale ed espressione verbale, tra metro musicale e metro poetico? Dal desiderio di dare risposte a queste domande e dalla constatazione che a tutt’oggi manca un testo per la scuola musicale italiana che si connoti come manuale utile al musicista pratico, è nato il libro di Emilia Fadini, per decenni docente di clavicembalo presso il Conservatorio di Milano, e Maria Antonietta Cancellaro. La conversazione di Emilia Fadini con il prof. Dellarole è dunque un’ottima occasione per avvicinarsi al mondo della prassi esecutiva, sia per gli studenti e per gli esperti, sia per gli appassionati che desiderano approfondire l’argomento. Al termine della presentazione, Emilia Fadini (che in questi giorni terrà anche una masterclass per gli studenti di pianoforte del Conservatorio) interpreterà musiche di W. A. Mozart e F. J. Haydn su uno strumento settecentesco che fa
parte della Collezione di tastiere Laura Alvini, attualmente conservata presso il Conservatorio di Parma: il fortepiano Ferdinand Hofmann (Vienna 1756-1829).