La Corale Verdi e tutta Parma sono in lutto per la scomparsa, nella notte, di Tonino Fereoli, 92 anni, famoso anche per la sua celebre “Rondanén’ na” che ogni anno – fin dal 1957 – cantava il 13 gennaio all’Annunziata in occasione del concerto di Sant’Ilario del 13 gennaio.
“Tonino Fereoli questa notte ci ha lasciati! La Corale Verdi di Parma e i suoi soci piangono un maestro di canto ma soprattutto un maestro di vita per tutti! Io perdo una persona cara! Quella che mi ha accolto 35 anni fa e che mi è stata vicino con i suoi consigli fino a ieri!”, scrive sulla sua pagina Facebook il presidente Andrea Rinaldi.
E l’amore per il bel canto non era mai venuto meno in Tonino Fereoli, vero decano della Corale Verdi, nella quale era entrato nell’ottobre 1946 a soli 22 anni, grazie all’amico Serafino Pasini. Nel 1949 era nel coro del “Maestri cantori di Norimberga” e del “Mefistofele”. Nel 1955 viene inserito ufficialmente come tenore secondo e al Teatro Regio, da allora, ha partecipato a ben 35 stagioni. Una passione, la sua, che ha coltivato fino all’ultimo respiro.
Amava il suo Oltretorrente ed era diventato uno dei simboli più autentici di quella parmigianità che va smarrendosi nei ricorsi. Chi lo ha conosciuto ed apprezzato ricorda un uomo che lasciava il segno per la sua simpatia, l’arguzia e l’ironia
Ecco Tonino Fereoli che, a 90 anni, all’Auditorium del Carmine canta il celebre pezzo parmigiano scritto appositamente per lui. Era il 5 ottobre 2014.