La Polizia municipale ha individuato e posto sotto sequestro un’area di 18.000 metri quadrati nell’alveo del torrente Parma, in località Porporano, in esecuzione di un provvedimento del Gip del Tribunale di Parma, emesso proprio a seguito di segnalazione degli stessi agenti. Denunciate a piede libero per reati inerenti la gestione non autorizzata di discariche abusive di rifiuti pericolosi e inquinamento ambientale, quattro persone residenti tra Parma e provincia, tutti italiani, titolari o soci di imprese artigiane. Tre di loro sono anche legati da vincoli di parentela.
I quattro artigiani, in concorso fra loro – secondo l’accusa – utilizzavano l’area demaniale, peraltro soggetta a vincolo, per trattare e smaltire illecitamente rifiuti e materiali d’ogni tipo con grave danno all’ecosistema fluviale e rischi per la salute dei cittadini. Un’operazione importante che ha permesso non solo di chiudere la discarica abusiva, ma anche di avviare le operazioni propedeutiche alla bonifica del sito.
Gli agenti della municipale avevano controllato la zona di Porporano nel luglio scorso, anche con servizi in borghese per seguire senza destare sospetti un certo via vai di furgoni e camion. In quella occasione era stato denunciato a piede libero un artigiano (leggi).
“Non posso che elogiare l’ottimo lavoro svolto anche in questo caso dalla polizia Municipale – sottolinea l’assessore Cristiano Casa -. Il che dimostra che i vigili non danno solo multe per la violazione del codice della strada, ma assolvono ad una serie di compiti, a volte delicati, oltre che impegnativi, che richiedono specifiche professionalità. In questo caso si tratta di un’importante operazione di Polizia Giudiziaria condotta in stretta collaborazione con la Magistratura, che ha portato alla scoperta e alla repressione di attività illecite gravi, che potrebbero comportare pericoli per i cittadini e per l’ambiente urbano”.
L’assessore all’ambiente Gabriele Folli, da parte sua, assicura che non si faranno sconti su episodi del genere: “Sulle tematiche ambientali – afferma – continueremo ad agire con la massima determinazione per colpire comportamenti che possono mettere a rischio la convivenza civile e la salubrità dell’ambiente”.