Allarme topi: tutti contro tutti per un problema amplificato dall’attuale raccolta rifiuti

Allarme topi: tutti contro tutti per un problema amplificato dall’attuale raccolta rifiuti

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topiL’allarme topi in città ed in particolar modo nella zona di Piazzale Inzani sta superando il limite di guardia cioè di sopportazione. Famiglie costrette a coabitare con i ratti, che tengono chiuse le finestre per paura di un’invasione. Gente che ha bambini piccoli terrorizzati dai morsi infetti di questi animali che trovano facile intrufolarsi negli appartamenti e scorazzare per la casa.

I topi, spiegano Roberto e Paola Poli,i primi autori della denuncia il giorno dopo Ferragosto salgono dalle grondaie ed entrano facilmente in casa. “Abbiamo trovato anche escrementi di topo nella cameretta di nostra figlia”.

Due responsabili  Iren hanno visitato la casa in due giorni successivi ed il responso è stato laconico: “Il  problema hanno sentenziato, è della rete fognaria e della zona e dei molti parchi presenti: i topi facilmente arrivano in casa direttamente dalle fogne.  Ad aggravare la situazione è anche questa gestione dei rifiuti perché prima quando si avevano solo una decina di cassonetti era più facile tenere sotto controllo i ratti”.

Le operazioni dei tecnici dell’ente al momento sono state minime: due scatole di cibo per distrarre gli animali ed evitare che salgano in casa. “Questa misura è stata presa solo per noi. Ma tutti gli altri abitanti della zona?” si chiede Paola.

In merito alla società Iren arriva un’altra denuncia, questa volta da parte di Daniele Ghirarduzzi di “Amici di Beppe Grillo”.

Iren avrebbe un contratto scaduto con il Comune di Parma dal dicembre 2014. “Non solo Iren non avrebbe i titoli per operare ma dal 1 luglio 2015 ha anche aumentato le tariffe. – commenta Ghirarduzzi – Anche l’Anac, associazione per l’anticorruzione, ha sollecitato il Comune per dare il via alla gara d’appalto”.

Gli “Amici di Beppe Grillo” hanno richiesto chiarimenti e l’accesso agli atti per poter visionare il contratto di Iren.  Ci hanno preso in giro visto che la legge è quella che regolamenta lo sciopero, che qui non c’entra niente mentre il piccolo stralcio della sentenza che ci hanno inviato omette alcuni dettagli interessanti”.

La sentenza del Tar Veneto sez. I 9 luglio 2010 n. 2906 specifica che in caso di scadenza contratto e in assenza di una gara d’appalto il Comune, attraverso il sindaco, può prorogare il contratto. ma solo per sei mesi al massimo. Cosa che in questo caso non è avvenuta ed abbiamo fatto un esposto in Procura e alla Guardia di Finanza”.

Filippo Greci, presidente del Movimento Nuovi consumatori, a cui sia i coniugi che Ghirarduzzi si sono rivolti, anticipa alla stampa che “la settimana prossima faremo un nuovo esposto alla Procura per chiedere per quale ragione bando di gara europeo non è ancora stato indetto e Iren continua ad operare. “Vogliamo sapere – attacca Greci – di chi è la responsabilità del mancato bando e perché l’amministrazione Pizzarotti è totalmente assente quando si parla di Iren”. Mnc, nello stesso esposto, chiederà conto pure della rete del teleriscaldamento.

Il rinnovo del contratto Iren, spiega il capogruppo 5 stelle Bosi, “è stato prorogato perché non è andato in porto il nostro progetto di una gestione diretta pubblica. . Vorrei chiarire che la stazione appaltante non è il Comune di Parma ma Atersir.

Anche l’assessore Gabriele Folli conferma e aggiunge:”La proroga era necessaria, si tratta di un servizio pubblico essenziale. La gara poi è invia di definizione. Ci sta lavorando il consiglio locale composto da tutti i comuni della Provincia. La gara di appalto è quindi prevista, salvo imprevisti, per ottobre“.

 

 

 

 

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