La Consob, la Commissione di controllo delle società quotate in borsa, accende un faro sulla manovra di azionariato popolare lanciata da Parma Partecipazioni Sportive per rastrellare entro dicembre 2016, tra i tifosi e i sostenitori, 1,5 milioni di euro sottoforma di aumento di capitale. L’organismo di controllo avrebbe già chiesto delucidazioni alla società, sollevando non pochi dubbi sull’operazione finanziaria. A svelare la vicenda che ha preso il via nei mesi scorsi, è il Sole 24 Ore, il quale però bolla l’iniziativa parmigiana come “l’operazione più innovativa nel mondo del calcio in Italia”.
Parma Partecipazioni Sportive detiene il 40% del Parma Calcio, mentre il 60% è saldamente in mano a un pool di imprenditore di primo piano riuniti nella società Nuovo Inizio. La Consob, che in questi anni si è attirata non poche critiche per non aver visto fatti eclatanti nel panorama economico e bancario italiano, è intervenuta in quanto la proposta di azionariato popolare altro non sarebbe che una sollecitazione al pubblico risparmio come quelle fatte da società quotate o da promotori finanziari. Nel mirino anche il prospetto informativo diffuso dalla società ai tifosi che hanno aderito alla proposta. Ma d’altra parte non si tratterebbe neppure di pubblico risparmio perché le società di calcio non pagano certo dividendi e il rischio di perdere anche il capitale – come precisato dalla stessa Parma Partecipazioni Sportive – è piuttosto elevato.
LA REPLICA DI PARMA PARTECIPAZIONI CALCISTICHE SPA
“Successivamente alle informazioni ricevute a partire dall’Ottobre 2015 da parte di PPC, Consob, opportunamente informata, non ha mai mosso alcuna contestazione a PPC in merito alla struttura dell’operazione in corso, che è stata anticipata per le vie brevi alla Consob stessa, la quale – nel rispetto del proprio ruolo – ha cooperato con PPC. L’operazione in corso è quindi realizzata nel rispetto delle norme vigenti”. Così Corrado Cavazzini, presidente di Parma Partecipazioni Calcistiche Spa ha replicato al Sole 24 Ore per l’articolo che oggi annunciava un interessamento della Consob all’operazione in corso mirata all’aumento di capitale della società per 1,5 milioni di euro.
“Più nel dettaglio, essendo Parma Partecipazioni Calcistiche Spa uno dei primi progetti italiani a permettere la partecipazione diretta dei tifosi alle sorti della propria squadra di calcio, oltre 9 mesi fa PPC ha ricevuto dalla Consob una semplice ‘richiesta di chiarimenti’, in merito alla struttura dell’operazione e alle sue modalità di realizzazione, in quanto particolarmente innovativa all’interno del panorama calcistico nazionale – continua il presidente Cavazzini -. A partire da quella data, si è avviata una proficua interlocuzione con l’Autorità di Vigilanza alla quale sono stati illustrati tutti i dettagli del progetto e i diversi passaggi regolamentari intrapresi in funzione della sua realizzazione. In particolare – precisa il presidente di PPC Spa – è stato illustrato alla Consob il progetto che prevede di permettere a tutti i tifosi del Parma che lo desiderino di entrare a fare parte di PPC tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale (sino ad un massimo teorico di 1,5 milioni di euro) avviato lo scorso 16 luglio e aperto sino al prossimo 31 dicembre”.
Cavazzini rivela inoltre che “è stato condiviso con la Consob che l’offerta di azioni PPC – trasformatosi all’uopo in Spa nel dicembre 2015 – sarebbe avvenuta in regime di esenzione dall’applicazione della disciplina sull’offerta al pubblico di strumenti finanziari (in coerenza con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza per operazioni che non superino la soglia dei 5 milioni di euro) e, in particolare, dell’obbligo di redigere un prospetto informativo approvato dalla Consob e nella forma dell’autocollocamento presso la sede sociale”.
“Non è facile realizzare progetti innovativi in Italia, ma con tanto lavoro da parte di tutti i componenti di Parma Partecipazioni Calcistiche, ci stiamo provando con tutto il nostro impegno – aggiunge poi il presidente Corrado Cavazzini -. E’ superfluo aggiungere che tutto questo lavoro – particolarmente complesso proprio per gestire il tutto nel pieno rispetto delle normative vigenti – avviene su base volontaristica e gratuita, in quanto nessun esponente di Parma Partecipazioni Calcistiche, percepisce un euro di emolumento. Il nostro premio, il nostro dividendo è la soddisfazione di vedere il nostro Parma rinascere su basi sane. E’ l’emozione che abbiamo provato tutti insieme nel rivedere finalmente il Tardini pieno e la città in festa. E’ la soddisfazione di provare a realizzare qualcosa di nuovo e vicino ai tifosi in un calcio sempre più globalizzato. Per questo motivo – conclude Cavazzini – rimanendo a piena disposizione di chiunque voglia approfondire ogni dettaglio del nostro progetto, continuiamo a lavorare, con la soddisfazione di vedere la nostra famiglia allargarsi ogni giorno di più e il nostro Parma rialzare la testa – con tanta umiltà e trasparenza – nel panorama calcistico nazionale”.
La nota integrale diffusa dalla società.