A poco più di un anno dalla dichiarazione di fallimento, i conti non tornano alla Salsoplast Spa, con sede a Ponteghiara di Salsomaggiore. Il curatore fallimentare Marco Pedretti ha infatti riscontrato un danno patrimoniale alla società di 5 milioni 842mila euro, pertanto ha avanzato l’azione di responsabilità a carico di due ex amministratori della famiglia Tibaldi – fondatrice dell’azienda nel 1972 – dei tre imprenditori che l’hanno rilevata nel 2013 ormai in profonda crisi e di tre ex sindaci. Tutti sono stati citati davanti alla sezione speciale del tribunale di Bologna, perché ritenuti responsabili di distrazione del patrimonio aziendale.
La cifra chiesta dalla curatela fallimentare rappresenta poco meno della metà del debito complessivo – 13,8 milioni di euro – che dopo un tentativo fallito di concordato nel 2015 ha portato al fallimento dell’azienda che produce materie plastiche.
Sulla Salsoplast, inoltre, sarebbero anche in corso accertamenti fiscali in merito a false fatturazioni che avrebbero consentito, fra il 2006 e il 2009, di evadere ingenti somme di Iva. L’Agenzia delle Entrate ha già elevato sanzioni per milioni di euro. La curatela fallimentare, infine, contesta agli amministratori di aver proseguito l’attività nonostante il fallimento fosse ormai inevitabile, aumentando così il passivo della società. Questioni sulle quali dovrà pronunciarsi adesso, in sede civile, il tribunale di Bologna. Ma non è escluso che sulla vicenda possa intervenire anche la Procura della Repubblica.
