“CONDIVIDeNDO si può affrontare la malattia” è il tema dell’incontro promosso da A.P.E. Onlus Associazione Progetto Endometriosi che si terrà a Parma, presso il Forum Soldiarietà, in via Bandini 6, venerdì 12 febbraio alle 20.30. Continuano le attività di A.P.E. Onlus Associazione Progetto Endometriosi – un gruppo di donne affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto – da anni impegnata in un’importante campagna di sensibilizzazione sull’endometriosi, malattia cronica e dolorosa che affligge in Italia oltre 3 milioni di donne in età fertile e nel mondo circa 150 milioni.
L’endometriosi è una malattia cronica dolorosa, subdola e invalidante. Per anni lavora in silenzio, non si sa di averla e intanto ti cambia radicalmente la vita. Ti senti sola, smarrita, con l’autostima sottozero e i rapporti sociali, la vita di coppia e il lavoro messi a dura prova. Ti senti una donna “difettosa”, una donna a metà e hai paura, perché forse non potrai avere figli. Occorrono molti anni prima di una diagnosi certa e spesso è necessario più di un intervento chirurgico. Può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi. Provoca dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali e colon irritabile.
Nell’ambito della sua attività di informazione, sensibilizzazione e sostegno alle donne affette da questa malattia, il gruppo volontarie A.P.E. Onlus di Parma organizza un incontro di sostegno dal titolo “CONDIVIDeNDO si può affrontare la malattia”. Attraverso l’esperienza dell’incontro di sostegno, che sarà moderato da Micaela Fusi, psicologa e psicoterapeuta, si proverà a capire come poter comunicare agli altri ciò che si prova a convivere con una malattia come l’endometriosi, come approfondire il percorso che va dal riconoscere le proprie emozioni per poi condividerle e far si che anche gli altri possano comprendere il dolore, la sofferenza, la rabbia, la tristezza. La partecipazione è gratuita, ma riservata alle sole donne affette da endometriosi ([email protected]).
