Ha tentato di rubare in una villetta di via Cremonese, ma alcuni residenti della zona lo vedono e per lui scattano le manette. Ad incastrarlo, oltre alla descrizione fornita dai testimoni, il sangue copioso che veniva giù dal naso. Sul campanello della villa, che l’uomo aveva suonato per accertarsi che non vi fosse alcuno dei proprietari, infatti, i militari hanno trovato macchie di sangue. Arrestato in flagranza di reato e processato per direttissima, oggi il giudice Gabriele Nigro ha ratificato il patteggiamento: 2 anni di reclusione e trasferimento in carcere, senza alcuna sospensione condizionale. Sul capo dell’uomo, infatti, pendeva già una condanna rimediata lo scorso anno per un tentato furto. A suo carico, inoltre, diverse denunce per reati simili oltre che per il possesso di oggetti atti ad offendere.
Ricostruita la vicenda che ha visto l’uomo protagonista nella tarda serata di mercoledì: sarebbe entrato in azione poco dopo le 22 e dopo aver suonato il campanello senza ricevere risposta, ha forzato il cancello e tentato di aprire la serratura di una porta posta sul retro della villa; un abitante della zona ha quindi chiamato il 112 e i militari in pochi minuti sono arrivati sul posto.
Appena l’uomo ha visto le gazzelle dei carabinieri, si è subito dato alla fuga. Ma non ha fatto molta strada: i militari lo hanno trovato su una panchina poco distante, mentre si tamponava il naso a causa dell’epistassi. Subito fermato e portato in caserma, dopo gli accertamenti l’uomo è stato arrestato e rinchiuso in una camera di sicurezza. Da dove oggi è stato trasferito prima in tribunale e poi in carcere dove dovrà scontare la condanna a 2 anni di reclusione.