Gli edifici rurali del podere Cinghio, in località Antognano, nei pressi di strada Langhirano, potranno tornare a nuova vita. Già pronto il progetto definitivo del restauro, preparato dall’architetto Paolo Giandebiaggi per conto della Enterprice Costruzioni Spa, per una spesa complessiva di 3,3 milioni di euro. Dei quali la società di costruzioni – sulla base di un accordo del 2006 che ha consentito all’impresa di realizzare una lottizzazione privata – finanzierà soltanto 1,3 milioni.
E il resto? Il progetto avrà seguito solo se sarà finanziato dal bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta, previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri dello scorso 25 maggio.
E’ questo quanto deciso dalla giunta del sindaco Federico Pizzarotti, che ha approvato il progetto definitivo del restauro delle due costruzioni di inizio ‘900, attualmente sottoposte a vincolo dei Beni culturali.
Il primo edificio – una abitazione a due piani e sottotetto, con solai in legno con travi di rovere, pavimenti e scale in cotto e camini – dovrebbe ospitare al piano terra la sede sociale di un’associazione, comprese aree per il soggiorno e la distribuzione dei pasti, oltre ai servizi, mentre al primo piano verrà creata una zona indipendente dal resto con sala riunioni e relativo ufficio e servizi. Nel secondo fabbricato rustico – un fienile con pollaio – al piano terra sono previste sale a disposizione sia per le attività delle associazioni sia per l’amministrazione comunale ed al primo piano uffici e servizi.
Lo strumento individuato dall’amministrazione Pizzarotti per finanziare questo intervento, ovvero il decreto presidenziale del maggio scorso, è lo stesso che i consiglieri comunali del Pd avevano suggerito per il recupero dell’ex area Tep del viale della Villetta, da trasformare in sede per la Polizia municipale.