Gli interventi di riqualificazione, contro il degrado della nostra città continuano: questa mattina sono partiti i lavori di smantellamento delle panchine presenti in Piazzale Carlo Alberto dalla Chiesa.
L’intervento, voluto dall’assessore alla sicurezza Cristiano Casa, continuerà nella giornata di domani e terminerà venerdì 5 agosto, quando anche l’ultima delle 20 panchine presenti dinnanzi alla stazione dei treni di Parma verrà rimossa, ripulita e ricollocata in altre zone cittadine.
L’opera di rimozione vede come motivazione principale la volontà dell’Amministrazione Comunale, di debellare il degrado della zona che, nell’ultimo periodo, è stata teatro di risse ed episodi di spaccio e che vede sempre più stranieri (e non) bivaccare sulle panchine soprattutto nelle ore serali.
Giusto un anno fa il sindaco Pizzarotti autocelebrava l’installazione di alcune panchine (tutte diverse e spaiate) in vari punti attorno a Piazza Garibaldi. “Più socialità diffusa per riappropriarsi delle strade e delle piazze” scriveva sulla sua pagina Facebook.
Oggi la stessa amministrazione Pizzarotti, per mano dell’assessore Casa, decide di rimuovere tutte le panchine da piazzale Dalla Chiesa, di fronte alla stazione. Una decisione negli intenti punitiva e ottusa, come il sequestro delle coperte ai senza tetto o le multe per chi mangia il gelato al Battistero, che non risolve certo le cause del degrado sociale, ma è anzi un segno di resa.
Evidentemente l’amministrazione comunale non intende provare a “riappropriarsi” del piazzale della stazione, così come di molte altre aree della città, che giudica ormai perse. Dopo tutto quello che è stato speso, con le tasse dei cittadini, per riqualificare la zona, non si trova di meglio da fare che rimuovere le panchine e abbandonare a se stesso il piazzale in quanto “area di flusso e non di stazionamento”.
Forse l’assessore al turismo e al commercio, nonostante le sue deleghe, viaggia poco e non conosce le stazioni delle altre città europee, così come di alcune città italiane. Perché scoprirebbe che aree un tempo degradate sono tornate ad essere luoghi vivi e frequentati, pieni di servizi, di bar e di esercizi commerciali usati da pendolari e residenti.
A Parma siamo invece al paradosso: si sono spese decine di milioni di euro per la riqualificazione urbana dell’area stazione, ma questa amministrazione, dopo avere inaugurato senza merito le opere, non è stata in grado in quattro anni di pensare e mettere in atto un piano per la riqualificazione commerciale e sociale, il vero e unico strumento per combattere il degrado.
Il piazzale, già pedonalizzato, si presta infatti ad accogliere negozi, bar e anche dehors. Potrebbe diventare un luogo di aggregazione, non solo di “flusso”, di giovani e studenti, che già usano abitualmente la stazione ferroviaria, in alternativa alla troppo satura zona di Via D’Azeglio. E si potrebbe creare una continuità con l’area della STU Pasubio e di Via Palermo, riqualificando la frequentazione dell’intero quadrante, oggi infestato dallo spaccio.
Si tratta di pensare, progettare e mettere in pratica. Quello che non sa fare questa amministrazione. Molto più semplice togliere le panchine. Come faceva il sindaco Gentilini a Treviso.
Nicola Dall’Olio
Capogruppo PD Consiglio Comunale di Parma