Stipendi in ritardo alle lavoratrici delle pulizie, presidio all’Iren. La replica: fatture...

Stipendi in ritardo alle lavoratrici delle pulizie, presidio all’Iren. La replica: fatture pagate

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20160801_102913Iren Spa paga in ritardo le addette alle pulizie degli uffici e da oggi i sindacati sono sul piede di guerra. Dalle 10 a mezzogiorno le lavoratrici di Parma, Piacenza e Reggio Emilia della Iss Italia – azienda che in appalto il servizio di pulizia della sede e degli uffici Iren – hanno effettuato un presidio di protesta in strada Santa Margherita, sostenendo di non essere più in grado di far fronte ai propri impegni a causa del ritardato e mai certo pagamento degli stipendi. La vertenza riguarda in tutto una sessantina di lavoratrici.

Già nel contratto di assunzione, sostengono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, il pagamento era stato fissato per il 27 del mese successivo, ovvero 12 giorni dopo quanto stabilito dai contratti di lavoro. “Le lavoratrici, che già, quindi, hanno fatto i conti con una scadenza teorica più tardiva, subiscono un ulteriore rinvio che inevitabilmente porta il pagamento nel mese successivo, a volte il 5, a volte il 7, talvolta l’11 o il 14”, sottolineano i sindacati, aggiungendo che al 1 agosto non risulta ancora pagato lo stipendio precedente..

Le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil sostengono che “per molte lavoratrici diventa drammatico rispettare le scadenze di affitti, mutui, bollette (Iren i soldi li vuole, e puntuali) e che addiritttura alcune di loro non avendo né i soldi per l’autobus né per la benzina, hanno usufruito di permessi perché impossibilitate ad andare a lavorare. Da alcuni mesi, aperto lo stato d’agitazione, i sindacati di categoria denunciano e contestano questa situazione di reiterati ritardi nei pagamenti delle retribuzioni, ma l’azienda, nonostante la disponibilità delle rappresentanze dei lavoratori a trovare un’intesa che permettesse almeno temporaneamente di percepire lo stipendio almeno in parte nel giorno stabilito, ha continuato nel suo comportamento dilatorio e ad oggi, 1° agosto, lo stipendio di luglio non risulta pagato”.

Le segreteria provinciali dei confederali chiedono adesso un incontro con Iren Spa “che richiamano, nel suo ruolo di committente, alla responsabilità solidale, ritenendo assurdo e vergognoso che un appalto in Iren versi in tali condizioni”.

LA REPLICA DI IREN

Ma quale ritardi, Iren paga regolarmente le fatture. Questo il sunto della breve nota diffusa dalla società chiamata in causa dai sindacati.

“Tutte le fatture emesse da ISS Italia sono state regolarmente pagate nei tempi previsti – sottolinea Iren Spa -. E’ assolutamente da respingersi quanto oggi apparso sui media locali, a voce di diversi soggetti, evidentemente disinformati sul reale stato dei pagamenti all’impresa ISS Italia che, dallo scorso ottobre, provvede alle pulizie delle sedi emiliane di Iren. Le notizie diffuse sono frutto di fantasia e di disinformazione: le fatture emesse da ISS sono state regolarmente evase ed i pagamenti sono avvenuti nei termici contrattuali”.

PARLAMENTARI PD SCRIVONO A IREN

“Pur prendendo atto dei chiarimenti forniti da Iren, abbiamo ritenuto doveroso sollecitare direttamente la società ad intervenire nei confronti dell’azienda che ha in appalto la pulizia dei propri uffici e che, ad oggi, continua a ritardare il pagamento dei dipendenti nonostante la regolarità con cui Iren ha dichiarato di saldare le fatture ricevute”.

I parlamentari del Partito democratico – Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari – hanno scritto una lettera indirizzata al presidente di Iren, Paolo Peveraro e all’amministratore delegato, Massimiliano Bianco, ma anche al presidente di Iss Italia, per richiamare la loro attenzione sulla vertenza delle dipendenti della ditta Iss Italia che, dall’ottobre dello scorso anno, si è aggiudicata la pulizia di alcune sedi dell’azienda tra Parma, Reggio Emilia e Piacenza. Le lavoratrici protestano perché gli stipendi arrivano con ritardi sempre più lunghi e difficilmente sopportabili.

“Riteniamo ingiustificati questo ritardi e, riservandoci di intervenire ulteriormente al fine richiamare anche un’attenzione del Governo sulla vicenda – scrivono nella lettera – invitiamo Iren a definire urgentemente con Iss Italia condizioni di pagamento tali da consentirle la tempestiva liquidazione delle spettanze maturate delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel servizio di pulizia delle proprie sedi”.

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