Il Comune di Parma dichiara guerra agli scarichi abusivi nel Canale Naviglio, in cui nel recente passato si sono registrati casi di inquinamento. Il tratto coperto del canale, che scorre sotto la città da strada Santa Eurosia al Parco Nord, una delle sezioni più critiche, sarà passata al vaglio con la collaborazione tecnica di Iren e di concerto con Atersir, Un piano di monitoraggio della sezione tombata del canale, allo scopo di rilevare allacciamenti non adeguatamente collettati fognatura.
L’intero tratto che attraversa la città è stato suddiviso in 7 aree e dopo averne sistemato gli accessi, si prevede di partire a breve con le ispezioni ed i rilievi dei tecnici specializzati del reparto fognature, che scenderanno all’interno del canale per dare assistenza ai tecnici che eseguiranno i rilievi. Tutto il personale sarà dotato di apparecchio rilevazione gas da utilizzare sistematicamente durante la permanenza all’interno del canale. Gli operatori saranno inoltre dotati di sistema personale di respirazione d’emergenza. Coloro che eseguiranno l’ispezione interna verranno imbracati con apposito tripiede per il recupero in sicurezza in caso di emergenza. Sarà inoltre previsto un sistema di ventilazione forzata per evitare il ristagno di aria insalubre e scongiurare la saturazione dell’atmosfera con miscele pericolose.
Per gli allacci recapitanti direttamente nel canale Naviglio per i quali non si riuscirà a stabilire con certezza l’origine, si procederà alla verifica coordinata tra interno ed esterno del canale, con ricerca del fabbricato in dubbio e prova con colorante. Per questa fase, nel caso di impedimento all’accesso, il Comune di Parma consentirà l’accesso forzato agli scarichi per verificarne il corretto collettamento in fognatura.
Per tutti gli allacciamenti non conformi si verificherà l’allacciabilità degli stessi alla pubblica fognatura, con verifiche cartografiche ed in campo. Tutte le non conformità rilevate, con l’evidenza cartografica della possibilità o meno di allacciamento alla fognatura, verranno trasmesse al Comune per l’emissione delle specifiche ingiunzioni di adeguamento degli scarichi a carico degli inadempienti. Questa fase prevede che il Comune, sulla scorta delle informazioni ricevute, emetta l’ingiunzione all’allaccio ovvero, nel caso questa soluzione sia tecnicamente non praticabile, l’ingiunzione all’inserimento di idonei trattamenti per lo scarico in acque superficiali.
Infine, tutti coloro che sono risultati non conformi dovranno realizzare le opere necessarie su ordine dell’amministrazione comunale. Nel caso venissero individuate intere aree scaricanti direttamente nel canale, oggi non conosciute, verrà sviluppato, da parte di Iren, un adeguato progetto di estendimento della fognatura. L’intervento nella sua complessità si prevede possa essere ultimato entro il 2016 ed i costi previsti ammontano a circa 160.000 euro.
“L’attività di risanamento delle acque superficiali per l’allacciamento degli scarichi impropri alla pubblica fognatura è un’attività non sempre visibile ma estremamente importante per la qualità ambientale della città che stiamo portando avanti da tempo in diverse aree della città – commenta l’assessore all’Ambiente Gabriele Folli, che ha partecipato ad un primo intervento di perlustrazione di un tratto del canale – Questo intervento, uno dei più importanti attivati finora, si propone di risanare uno dei corsi d’acqua che in passato era stato oggetto di diverse criticità con un operazione che si avvarrà anche di strumentazioni all’avanguardia per la mappatura 3D di un tratto del canale intombato di oltre 4 chilometri”.