Un ragazzo di Sorbolo classe 97, quindi appena diciottenne ha avuto una malsana idea. Per coltivare 6 piante di marijuana, invece che farlo a casa propria o in un giardino isolato, ha rotto i sigilli dell’appartamento di fronte che fa parte di quelli sequestrati nel processo per mafia Aemilia.
Tre piantine erano state già essiccate e avev estratto un ventina di grammi di stupefacente destinati allo spaccio visto che sono stati trovati i classici strumenti degli spacciatori:bilancino e materiale per il confezionamento.
I Carabinieri di Sorbolo che avevano notato movimenti strani in quell’appartamento al primo piano di via Torino a Sorbolo si sono appostati all’interno e lo hganno coplto in flagranza.
Per il giovane oltre la denuncia per possesso di stupefacenti al fine dello spaccio anche quella per avere rotti i sigilli di una casa confiscata, reato che da solo prevede da uno a tre anni di reclusione