Il sindaco Federico Pizzarotti, sospeso dal Movimento 5 Stelle, si scaglia ancora una volta contro il responsabile dei Comuni Luigi Di Maio, sempre più candidato premier in pectore per il gruppo di Beppe Grillo.
“Il responsabile dei Comuni Luigi di Maio trova il tempo per una pizzata, a nemmeno 100 chilometri da Parma – tuona il primo cittadino sul suo profilo facebook – ma da mesi non trova il tempo per confrontarsi con un sindaco del Movimento 5 Stelle, che sta aspettando ancora una risposta dai vertici. Io so solo una cosa: l’indifferenza non rende piccolo chi la subisce, ma chi la attua”.
Di Maio domenica 17 luglio alle 12.30 sarà in una pizzeria di San Lazzaro di Savena per un pranzo con gli attivisti del Movimento.
Mentre sulla questione Parma è calato il più assoluto silenzio e Federico Pizzarotti rimane sulla graticola. Sospeso ma non espulso e senza nessuna risposta sulle controdeduzioni da lui inviate al direttorio in merito alla famigerata inchiesta sulle nomine al Teatro Regio, dalla quale con ogni probabilità – magari fra alcuni anni come ben insegna la giustizia italiana – sarà prosciolto.
Ma è del tutto evidente che il problema per il Movimento non è l’avviso di garanzia ricevuto da Pizzarotti. I problemi erano già a monte e Capitan Pizza era diventato un problema piuttosto ingombrante per i vertici pentastellati. Che hanno atteso la classica buccia di banana per dargli il benservito.
Ma Pizzarotti è ancora più ingombrante oggi, tanto che il Movimento e lo stesso Beppe Grillo non hanno neppure il coraggio politico di dare seguito alle loro decisioni. Ed ecco la strategia del silenzio. Per la serie “io non ti caccio, ma…”. Alla fine sarà Pizzarotti a sbattere la porta? Probabilmente sì, ma quel che sembra ormai certo è che a Parma la parabola del Movimento 5 Stelle – nata male con la questione inceneritore – sia ormai ai titoli di coda.
