In risposta al “grido di dolore” di quei cittadini di Parma, vittime di serrati controlli da parte di “presunti” addetti al controllo dei mezzi di trasporto pubblico Tep dipendenti di una ditta esterna, la Holacheck Srl – che ha sede a Modena e che proprio da Tep ha ricevuto l’incarico di effettuare il servizio di controllo ed emissione multe – il Movimento dei Nuovi Consumatori sta preparando l’ennesimo esposto denuncia da presentare alla Procura della Repubblica.
Lo ha annunciato il presidente Filippo Greci, dopo aver tra l’altro evidenziato come a seguito di una procedura negoziata senza indizione di gara – a cui si sarebbe presentata soltanto la ditta in questione – aggiudicata il 26 febbraio scorso, la Tep ha informato la cittadinanza circa l’aggiudicazione del servizio di verifica dei titoli di viaggio ad Holacheck in data 8 aprile 2016, ed il 19 aprile 2016 l’articolo 217 del decreto legge 50 avrebbe abrogato l’articolo inerente la procedura negoziata senza previa indizione di gara.
Greci ha sciorinato un lungo rosario di episodi censurabili. A cominciare da quello capitato il 6 luglio a un anziano signore, sulla linea pubblica numero 11, che avrebbe erroneamente mancato l’obliterazione del suo abbonamento: come falchi, i controllori esterni (che non indossano nemmeno una divisa) avrebbero presentato un tesserino e multato l’anziano, senza curarsi delle parole del conducente del mezzo pubblico, che confermavano la versione del passeggero. Conclusione? 60 euro di multa.
Un’altra vittima dei controlli, il signor Cardizzone, molto conosciuto in città, abbonato Tep da anni. A causa della scadenza dell’abbonamento nella giornata di sabato (non potendo dunque rinnovare il giorno successivo) si sarebbe visto recapitare lo stesso trattamento.
Altra vicenda, un giovane ragazzino sarebbe stato, secondo il presidente MNC, addirittura aggredito verbalmente per la mancanza del titolo di viaggio da parte di questi “solerti signori”.
Per tale motivi, il Movimento ha deciso di avviare un paio di indagini sulla Holacheck: quello che pare, ne sia derivato, ha dell’incredibile.
Secondo la legge regionale 30 sul trasporto pubblico regionale locale del 2 ottobre 1998, l’accertamento e la contestazione immediata delle violazioni in mancanza di possesso o dovuta obliterazione del titolo di viaggio, all’articolo 40 comma 11, possono essere svolti soltanto dagli agenti accertatori incaricati dai soggetti responsabili dell’emissione dei titoli di viaggio o dagli autisti del mezzo pubblico.
La sostanza dunque, sembrerebbe dire che solo i pubblici ufficiali dell’azienda di trasporto locale hanno la qualifica che consente di richiedere documenti personali ai passeggeri e di multarti in caso di mancanza del titolo di viaggio o obliterazione.
Altro punto di verifica da parte dei Nuovi Consumatori, riguarda la tipologia di contratto di lavoro degli addetti incaricati al controllo (in tutto 8 persone ed in servizio fino a dicembre di questo anno): secondo Greci questi signori sarebbero stati inquadrati con Contratto Collettivo Nazionale del personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati multi servizio ovvero, in parole povere, il contratto di lavoro che regola queste persone è quello di chi viene assunto come “addetto alle pulizie”.
“Per quale ragione questa gente svolge delle mansioni per cui la legge non li autorizza?”, si chiede quindi con un tantino di retorica il presidente Greci. Ad accorgersi di possibili profili di illegittimità, sarebbe stato un sindacato che avrebbe anche scritto al Prefetto di Parma ed alla Direzione Provinciale del Lavoro, per sollecitare chiarimenti sullo stato giuridico di questi ”presunti” controllori.
Il Prefetto però, non pare aver dato risposta al sindacato, così come sembrerebbe non aver dato risposte nemmeno la Direzione Provinciale del Lavoro.
Il Movimento – che sta preparando un corposo esposto alla Procura della Repubblica – invita quindi i cittadini di Parma che si vedono chiedere l’esibizione di un documento per mancanza di titolo di viaggio o mancata obliterazione a “chiedere l’esibizione della busta paga ed eventualmente chiamare le forze dell’ordine, al fine di identificare i controllori e denunciarli perché – secondo Greci – questi addetti stanno svolgendo un ruolo che la legge non gli conferisce”. Inoltre, tutte le multe elevate sono, per il presidente del Movimento, inesistenti in quanto nascono da persone che non ne hanno titolo e dunque, i cittadini sono legittimati a chiedere il risarcimento dei danni morali e materiali.
Da ultimo, Greci elenca un paio di domande, sorte a seguito della ricezione di una lettera anonima nella quale erano allegati alcuni documenti e su cui l’associazione sta costruendo una nuova denuncia.
Tali domande sono rivolte a Mirko Rubini, vicepresidente di Manager Italia: ”Vorrei chiedere al signor Rubini, visto che lui viene da Bologna, se conosce personalmente i soci che compongono la Holacheck Srl e se ha mai avuto rapporti di lavoro con queste persone. Per quale ragione – continua – la ditta è stata scelta? Secondariamente, vorrei chiedere anche a carico di chi è stata organizzata una gita con pullman aziendale “Gran Turismo” effettuata in Calabria tra il 28 giugno e il 5 luglio dello scorso anno? La lettera anonima che ci è pervenuta da Bologna – afferma Greci – parla di una vacanza in un Resort della Calabria volta ad “accompagnare” un gruppo appartenente proprio all’Associazione Manager Italia. Vogliamo dunque chiedere se lui ha usufruito di un certo sconto o condizioni economiche favorevoli, se in questo viaggio gli autisti Tep hanno soggiornato nel villaggio e, soprattutto, se i pullman in questione hanno effettuato escursioni durante quella settimana”.
In conclusione, il Movimento dei Nuovi Consumatori precisa che nessuno è accusato da nessuno, ma che provvederà a presentare un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica, al fine di capire se beni che appartengono al Comune e alla Provincia siano stati impropriamente utilizzati.
Katiuscia Fornari