Signor Direttore,
l’indole neo-giacobina del M5S la si può vedere a Torino fin dalle prime mosse della novella sindaca Chiara Appendino. I sindaci a 5 Stelle non fanno in tempo a giurare fedeltà alla Costituzione della Repubblica Italiana che già subito dopo la cambiano e la forzano a loro piacimento. L’assessorato alle “famiglie” ne è un triste esempio. La Costituzione all’articolo 29 parla invece di “famiglia” al singolare, come di società naturale fondata sul matrimonio. Tra l’altro per il termine plurale di “famiglie” non si riesce a capire proprio a cosa si faccia riferimento, forse alla poligamia saudita o a quanto proponeva il grillino Carlo Sibilia ossia i matrimoni di gruppo e quelli fra specie diverse “purchè consenzienti”? Tutto è famiglia, quindi nulla è famiglia.
L’operazione di M5S è in realtà quella di frantumare i “corpi intermedi” fra lo Stato e il cittadino, primo fra tutti la famiglia, ormai ultima barriera di resistenza a questo Nuovo Ordine Mondiale della globalizzazione, al fine di rendere la persona sola e indifesa di fronte allo Stato e soprattutto alla speculazione finanziaria. Dall’altro canto in casa Pd non è che se la passino proprio meglio e infatti il governo Renzi ha imposto la fiducia su un principio non negoziabile, dopo aver promesso per mesi che mai e poi mai lo avrebbe fatto. Renzi non ha però avuto il coraggio, come l’Appendino, di chiamare le cose con il loro nome, ma ha usato la “foglia di fico” dell’articolo 2 della Costituzione sulle formazioni sociali, mi riferisco alle unioni civili, a cui ha dato di fatto gli stessi diritti del matrimonio, pensione di reversibilità inclusa, mentre per le adozioni ci avrebbe pensato una magistratura sempre molto generosa nel campo della creatività.
Cirinnà e Appendino a questo punto si saldano in un unico progetto. A Parma lo abbiamo purtroppo visto numerose volte negli ultimi anni in Consiglio Comunale. Sui principi non negoziabili M5S e Pd hanno sempre votato insieme, vedi registro delle unioni civili e registro del testamento biologico. E anche ora continuano a farsi una finta opposizione l’uno all’altro, mentre esponenti del Pd di Parma vengono di continuo arruolati in “casa” Pizzarotti, espertissimo “doppiogiochista”, negli organi dell’amministrazione comunale al fine di garantirgli un futuro dopo essere stato scaricato persino da Grillo. Ci troviamo quindi di fronte a due formazioni politiche radicali di massa che hanno ormai venduto l’anima a un relativismo assoluto, tra l’altro estraneo alla tradizione del nostro popolo. Cirinnà e Appendino, ma stesso relativismo.
Glauco Santi