Il Comune di Parma, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Parma e l’Ordine degli Architetti di Bologna, indice un concorso aperto in due fasi dedicato alla realizzazione del nuovo polo socio-culturale di via Palermo, 6 – ex Csac, presentato oggi dall’assessore Michele Alinovi. L’intervento riguarda il grande complesso industriale dismesso, cioè l’ex fabbrica Manzini e l’ex sede Centro Studi Archivio Comunicazione, inserito in contesto oggi costituito da un tessuto edilizio disordinato, dove predomina la residenza a fianco di una forte presenza di piccola industria, artigianato e commercio.
Ora la parola passa ai professionisti che dovranno trasferire su carta quanto emerso durante l’uso temporaneo del Workout Pasubio. Al vincitore del concorso potrà essere affidato l’incarico professionale per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, per un importo totale di circa 168.000 euro. Sono previsti premi anche per i classificati dal 2° al 5° posto per un importo totale di circa 25.000 euro.
A far parte della giuria sono chiamati, insieme al dirigente comunale Andrea Mancini, Alfonso Femia, autore del primo masterplan di Expo, Luca Molinari, collaboratore delle riviste più prestigiose del settore, Pier Giorgio Giannelli, presidente Ordine Architetti di Bologna, e Ignacio Gravalos Lacambra di Saragozza.
La fase 1 del concorso prevede la consegna della proposta progettuale entro il 13 settembre 2016. La fase 2 del concorso prevede la consegna degli elaborati da parte dei 5 concorrenti selezionati nella prima fase entro l’8 novembre 2016. Entro la fine dell’anno si dovrebbe avere il nome del progettista vincitore al quale verrà affidato l’incarico, e l’apertura del cantiere è prevista per il 2017. L’importo massimo previsto per l’intervento di recupero e rigenerazione degli immobili è fissato in 4,3 milioni di euro. Parte dell’importo (2.050.000 euro) è già stata finanziata da parte della Regione Emilia Romagna, mentre il Comune stanzierà i restanti 2.250.000 euro sul bilancio 2017.
Il destino dell’immobile – come ha assicurato l’assessore Michele Alinovi – sarà in assoluta continuità con il suo recente utilizzo, seguendo le proposte elaborate dai cittadini: ospiterà convegni e concerti, sarà un punto di sviluppo per imprese creative dei “nativi digitali”, e potrebbe essere sede anche di un caffè letterario con una piccola biblioteca, presidio culturale e luogo di socializzazione. Un progetto che prende il via nel novembre 2014, quando Comune di Parma e Ordine Architetti hanno organizzato un workshop aperto a tutta la cittadinanza per discutere del futuro e indicare possibili funzioni per questi edifici.
Intanto l’Ordine degli Architetti ha avuto dall’attuale proprietà la concessione gratuita degli spazi e, per la gestione operativa, ha promosso la costituzione dell’associazione culturale Workout Pasubio, in attesa che il Comune ne diventi proprietario a tutti gli effetti. In questi grandi spazi cittadini, associazioni, enti e imprese possono avanzare proposte di utilizzo dei vari locali: è possibile programmare eventi o iniziative da parte di chiunque creda agli obiettivi che l’associazione si è posta, quali possibilità di rigenerare il luogo, utilità rispetto ai temi di lavoro cultura, formazione e socialità, capacità di saldare nuove reti solidaristiche nella comunità. Dalla data di inaugurazione degli spazi, il 27 maggio 2015, ad oggi si sono svolti più di 600 eventi con presenza di circa 80.000 persone.
“La riqualificazione dell’ex CSAC – ha detto Alinovi – non è frutto di un progetto fine a sé stesso, ma si inserisce in un’articolata azione di progettualità della città da parte dell’Amministrazione, che comprende numerosi interventi, fra i quali alcuni in avanzata fase di realizzazione, quali l’ex Ostello in Cittadella, il Parco della Musica all’ex Eridania, la realizzazione della Ghiaia piccola in via Romagnosi con la valorizzazione di Parma Romana e i chiostri della Biblioteca Civica all’Ospedale Vecchio, il cui cantiere partirà nelle prossime settimane”.