In questi ultimi giorni sono comparsi su Facebook moltissimi post in cui molti di noi si lamentano dell’assurdo incremento dei tagli boschivi a tutti i livelli e manifestano gravissima preoccupazione per il nostro futuro: per il calo dell’ossigeno, l’aumento di CO2 e per quel che il taglio indiscriminato e massivo delle piante può provocare per l’equilibrio del territorio.
Le poche foto sono solo alcuni esempi.
Credo che di fronte a tutto ciò non sia più possibile limitarsi a stigmatizzare il fenomeno, ma penso che si debba avviare una forte, fortissima azione di protesta e di richiesta di un vero e proprio stop a questo massacro che ritengo un vero e proprio Harakiri per l’umanità e l’integrità dell’ambiente.
Occorre muoversi subito perché è ormai chiaro che questo è solo l’inizio di un processo che rischia di farci trovare in un vero e proprio deserto nel giro di pochissimi anni: non più di 10 nel migliore dei casi.
Si dovranno coinvolgere tutte le istituzioni e costringerle ad intervenire tirando la testa fuori dalla sabbia in cui l’hanno cacciata per non vedere ciò che sta succedendo.
C’è solo ignoranza? C’è solo sottovalutazione? O ci sono anche responsabilità, inadempienze, sottovalutazioni o magari addirittura complicità?
Iniziamo a proporci l’obiettivo di una grande manifestazione pubblica che veda la partecipazione di chi ha a cuore il futuro del nostro pianeta, dei nostri figli, dei nostri nipoti.
Non lasciamo il nostro futuro in mano a chi lo mette a repentaglio consentendo questo scempio diffuso e arrogante.
Discutiamo, informiamo, mettiamoci in gioco.
Io son davvero stanco di questa pratica selvaggia e dissennata e desidero intraprendere un percorso di lotta ed ho molta voglia (direi quasi il bisogno) di metterci la faccia.
Chi ha intenzione di farlo insieme a me e a chi ci starà si metta in contatto e dia dei suggerimenti.
Creiamo un gruppo che serva a coordinarci? Fondiamo un’Associazione? Chiediamo alle forze politiche di lanciare insieme a noi un’iniziativa per proporre una legge molto più restrittiva? C’è qualche associazione ambientalista che intende fare la sua parte e fare anche da riferimento organizzativo per lanciare l’iniziativa passando dalle parole ai fatti?
Confrontiamoci e iniziamo: magari all’inizio saremo pochi, ma ritengo che in breve tempo si possa allargare di molto la base di “chi ci sta”.
Claudio Del Monte
Rete Ambiente Parma