Il dissesto idrogeologico è una piaga da non sottovalutare.
Sembra averlo capito – a suo scapito – anche Parma sommersa, nella zona di via Po e nel quartiere Montanara, dalle acque del torrente Baganza nell’ottobre del 2014 e che, oggi, diventa sede idonea per l’incontro dedicato al tema della comunicazione dell’emergenza, con il progetto “Alert”.
L’incontro – che ha visto la collaborazione fra ARPAE Emilia Romagna (Servizio IdroMeteoClima) dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente e l’Energia dell’Emilia Romagna e il Servizio Idro-Meteorologico della Repubblica di Serbia – si è svolto stamane presso la sede della Protezione Civile di via del Taglio e ha toccato temi inerenti il rafforzamento di allerta centrale e locale in caso di gravi fenomeni ambientali.
L’evento, importante per il ruolo svolto nella comunicazione del rischio e rivolto, in particolare, ad un miglioramento della comunicazione delle allerte soprattutto tramite la rete ha visto- fra gli altri – la presenza del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, del direttore di Arpae-SIMC Carlo Cacciamani, del sindaco di Noceto e vicepresidente vicario dell’ANCI Fabio Fecci e del vicesindaco di Belgrado Andreja Mladenovic, a guida della delegazione ospite.
“È un progetto che ci vede lavorare insieme, Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna, a dimostrazione di una forte sensibilità sul tema – ha dichiarato il sindaco Pizzarotti – ritengo sia estremamente utile scambiare opinioni e consigli sulle modalità di comunicazione e sugli strumenti tecnologici atti a ridurre i rischi in caso di calamità”.