Nell’era di internet, anche il modo di fare vacanza è mutato: con un po’ di nostalgia per i tempi in cui – soltanto varcando le soglie delle agenzie di viaggio – era possibile sfogliare e risfogliare meravigliose brochure che, irrimediabilmente, ci portavano a per puntare il dito – uno a caso, senza indugio né paura – sopra l’immagine di una calda meta tropicale.
Nostalgia (anche) per i tempi in cui era ancora possibile tenere fra le mani una bottiglietta d’acqua minerale, e salire su d’un aereo, senza che nessuno rischiasse d’essere scambiato per un potenziale terrorista.
Certo, i tempi sono cambiati ed oggi che le nostre care, vecchie abitudini si sono affiancate a quel fantastico mondo che è la rete, anche i meno esperti hanno la possibilità – con un clic- di prenotare una vacanza (magari low cost) tramite i sempre più proliferi siti di viaggio.
Volendo stilare una lista dei pro e dei contro, si potrebbe dire che la rete è privilegiata soprattutto da giovani che, in cerca di una vacanza, prediligono la velocità ed il risparmio. Optano, invece, per le agenzie di viaggio tutti coloro che trovano, in esse, quel grado di affidabilità in più, mettendosi al riparo da possibili imprevisti ed accorciando notevolmente i tempi d’attesa agli scali.
Anche a Parma, queste tendenze si fanno sentire e sempre più parmigiani sembrano prediligere il web – modalità più che consolidata nell’ultimo decennio – per la prenotazione di viaggi low cost, appellandosi invece alle agenzie, per la prenotazione di viaggi di nozze e per viaggi di lavoro che necessitano di un particolare supporto organizzativo e tecnico.
A ciò si aggiunge l’attuale situazione internazionale, come tende a precisare Alberto, dell’agenzia viaggi “Walk About” di via Emilia Est, che dal 2001 riscontra un forte calo di mete come la Tunisia e l’Egitto (scomparsa quasi totalmente) e un amento di rotte a lungo raggio, come il Nepal o le isole Faroe.
Gettonatissimi, dai parmigiani, sembrano inoltre essere il Mediterraneo, la Spagna e gli Stati Uniti, come conferma Lorenzo dell’agenzia “Onda perfetta”, che vede il “fai da te” – in controtendenza agli altri operatori – come una “manna dal cielo” in grado di sollevare – secondo la sua opinione – le agenzie di viaggio dalla gestione di faccende di poco valore ed avvalorando la professionalità, delle stesse, nella gestione di questioni legate alle più importanti consulenze di viaggio.
Un altro importante aspetto è avanzato da Carlo Amantera, titolare dell’agenzia di viaggi di strada XXII Luglio “Senza Frontiere”, che evidenzia come notevoli cali delle prenotazioni siano dovuti non soltanto all’avanzare dei sempre più diffusi siti di prenotazione o alla paura terroristica, ma anche alla crisi economica che, costringe sempre più persone a vedere la vacanza come una necessità secondaria.
Non da ultima, la “razza furbetta” – spiega Silvia Burcotti dell’agenzia “Tentamagie” – che, in cerca di una seppur labile garanzia, si reca nelle agenzie soltanto per una veloce consulenza, per poi prenotare a prezzi inferiori sul web, il più delle volte incappando in difficili situazioni.
Katiuscia Fornari
