“La leadership di mercato è un traguardo sempre più vicino”. Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, non si nasconde. Anzi, com’è suo stile, rilancia.
A dare forza alle sue affermazioni sono i numeri che arrivano dalla rete del gruppo. Numeri che parlano di un giro di affari di 12,2 miliardi di euro, 490 milioni in più rispetto all’anno precedente (+4%), e di una quota di mercato che si è rafforzata all’11,9% (fonte: Gnlc II semestre 2015).
Nel contempo, alla crescita del fatturato si è registrato un significativo miglioramento della redditività che si è assestata al 4,4% sul valore della produzione (Ebitda del conto economico aggregato dei bilanci consolidati delle cooperative), mentre l’utile di esercizio è cresciuto di 25,2 milioni di euro (+17,9%) passando da 140,4 milioni di euro del 2014 a 165,6 milioni di euro.
In crescita (+25,8 milioni di euro, +14,6% rispetto al 2014) anche l’Ebit, a sottolineare il buon andamento del risultato operativo aziendale prima delle imposte e degli oneri finanziari. Un trend in netta controtendenza rispetto alla media del settore, frutto delle strategie messe in campo qualche anno fa e che hanno al centro i 2.673 soci, la simbiosi con il territorio e la rete di vendita multicanale. Fattori su cui il gruppo ha lavorato per conquistare quote di mercato anche in quelle regioni dove la presenza di Conad è ancora marginale. Dal 2006 ad oggi il fatturato di rete è aumentatodel 45,2%, senza mai accusare una battuta d’arresto.
Un’ulteriore conferma dello stato di buona salute del sistema Conad è certificato dall’andamento delle vendite in valore dei prodotti confezionati che mostra a parità di rete un +1,1% contro lo 0,9% del settore. Nel corso dell’anno, si è registrata anche una crescita della rete, che è passata dai precedenti 3.015 punti vendita agli attuali 3.055.
«Si potrebbe fare di più, se i soci e le imprese cooperative fossero messi nelle condizioni di farlo, se ci fosse la determinazione nell’affrontare e risolvere i problemi prioritari dell’Italia: la disoccupazione, le politiche a favore degli Investimenti delle aziende, il Sud e il suo crescente divario economico sociale dal Nord, le liberalizzazioni, la valorizzazione delle filiere di produzione italiane », sottolinea Pugliese.
Intanto, Conad ha rafforzato nel 2015 la presenza sul territorio della sua rete con investimenti pari a 188 milioni di euro per potenziare e ampliare il network del consorzio con 88 nuovi punti vendita (78.800 mq) e la creazione di 1.300 posti di lavoro — 800 dei quali rappresentati da nuove assunzioni, il restante da ricollocazioni — che hanno portato il totale degli addetti vicino a quota 50mila.
La previsione sugli investimenti nel triennio 2016-2018 è di arrivare a quasi 800 milioni, tutti finalizzati ad aperture e ristrutturazioni, all’incremento dell’efficienza energetica dei punti di vendita e dei magazzini, alla costruzione di nuovi centri distributivi, all’acquisizione di punti di vendita indipendenti. Ritornando ai numeri, emerge chiaramente che i risultati positivi ottenuti dai soci di Conad sono stati realizzati grazie al contributo della marca commerciale: anche nel 2015, infatti, è proseguito il trend di crescita con un valore superiore di 7,6 punti percentuali alla media del mercato (18,8%).
A fine 2015 un prodotto su tre venduti aveva il marchio Conad, con un fatturato di 2,8 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. Aumentano tutte le linee di prodotto, in particolare Sapori&Dintorni Conad (+12%) e Conad il biologico (+30%). In sostanza, la marca Conad si conferma fondamentale per il rafforzamento della fedeltà alle insegne: è leader nel 45% delle categorie in cui compete, ma la percentuale sale al 75 se si considerano anche le seconde posizioni.
Per i prodotti a marchio, Conad attinge a un parco fornitori composto da 609 imprese italiane, mentre quelle locali attivate dalle cooperative sono 5.873 con un volume d’affari di 1,8 miliardi di euro. Un indotto considerevole, di cui beneficiano le comunità e le economie dei singoli territori.
«Sostenere il tessuto
economico locale è un impegno di tutto il sistema Conad, che consente anche di offrire ai clienti prodotti del territorio, sempre più apprezzati — conclude Pugliese — Le occasioni di convenienza nei punti di vendita dei soci di Conad hanno generato nel 2015 un risparmio di 673 milioni di euro per i clienti nel solo settore del largo consumo confezionato (fonte: Iri) a fronte di un elevato livello di qualità».
*Affari&Finanza