Shopping sfrenato in centro a Parma… senza spendere un auro. Non è una nuova trovata “americana”, ma il solito vecchio sistema della carta di credito rubata. In questo caso a un anziano con problemi di salute. Protagonista un quintetto con pochi scrupoli: tre italiani, un marocchino e un indiano, tutti fra i 23 e i 36 anni. Tutti residenti a Mezzani (tranne un 25enne che abita a Brescello), così come la loro vittima, e ora tutti condannati dal tribunale di Parma.
La banda si era data alle spese pazze, riuscendo a spendere con la carta di credito dell’anziano ben 9.000 euro in pochissimo tempo. Tra gli acquisti anche un anello prezioso da regalare alla moglie nel giorno di San Valentino, oltre a vari altri preziosi e orologi. E poi abbigliamento, costosi profumi, qualche gioiellino di elettronica come una play station. Insomma, quanto basta per non farsi mancare proprio niente. Tanto pagava l’anziano di Mezzani, derubato appena il giorno prima.
Il 13 febbraio dello scorso anno, a tarda sera, l’anziano di Mezzani aveva parcheggiato l’auto nei pressi del circolo Capanna Verde, quando sarebbe stato avvicinato dal marocchino che avrebbe tentato di strappargli il telefonino, distraendolo quanto basta perché gli altri tre afferrassero la valigetta poggiata sul sedile dell’auto. Pensavano di trovarci soldi, oggetti preziosi e invece si troveranno tra le mani tre bancomat, una carta prepagata e addirittura una carta di credito Platinum con un limite di spesa straordinario e senza codice pin.
Il 30enne marocchino e il 25enne di Brescello già nelle prime ore del mattino del 14 febbraio sono quindi a Parma per darsi allo shopping sfrenato. E quando in un negozio qualcuno chiede chi fosse il titolare di quella carta che, di certo, non poteva un oggetto in mano a quei due giovani, il 25enne risponde che è del padre e per dimostrarlo mostra la tessera sanitaria che era nella valigetta dell’anziano.
Quest’ultimo, tra l’altro, non si sarebbe neppure accorto del furto nell’immediato, quindi il blocco della carta è scattato soltanto alcuni giorni dopo. Quando il conto da pagare aveva ormai raggiunto i 9.000 euro. L’anziano si è rivolto ai carabinieri di Sorbolo per denunciare il furto e i militari – come nella fiaba di Pollicino – si sono subito messi alla ricerca delle tracce lasciate dai due giovani nei vari negozi di Parma dove risultavano effettuati i pagamenti. Recuperate le immagini della videosorveglianza interna agli esercizi commerciali, i carabinieri sono poi riusciti anche a dare un nome ai volti di quei due ragazzi e poi a chiudere il cerchio risalendo anche agli altri tre della banda.
Il primo a finire davanti al giudice, nei mesi scorsi, è stato il 25enne di Brescello, che ha patteggiato per l’accusa di sostituzione di persona e utilizzo indebito di carta di credito. Adesso è toccato agli altri quattro. Il giudice Paola Artusi ha condannato con rito abbreviato due italiani e un indiano a 1 anno e 8 mesi per furto pluriaggravato, per effetto dello sconto di un terzo della pena, e ha concesso loro la sospensione condizionale. Il 30enne marocchino, invece, ha patteggiato 2 anni di reclusione e 600 euro di multa, dovendo rispondere oltre che del furto anche dell’utilizzo indebito della carta di credito. Per lui, già detenuto in carcere per altre vicende, la pena non è stata sospesa.