Famiglie in vacanza, raffica di furti in casa: via Vienna, via Boudard...

Famiglie in vacanza, raffica di furti in casa: via Vienna, via Boudard e Corcagnano

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Raffica di furti anche nel fine settimana appena trascorso. I ladri sono entrati in azione in un appartamento di via Vienna, in una abitazione di via Boudard e in una casa di Corcagnano, lungo la strada che conduce a Vigatto. Nel primo caso i malviventi si sono arrampicati attraverso un pluviale fino al balcone del secondo piano, dove hanno poi forzato una porta finestra per entrare in casa. I proprietari sono in vacanza, quindi non è chiaro cosa sia stato rubato. Ma ad accorgersi dei ladri è stato il vicino di casa, che li ha visti fuggire – erano tre giovani – e ha dato l’allarme. Ma i malviventi ormai avevano tagliato la corda.

In via Boudard, due giovani sono entrati in un appartamento al piano terra, dopo aver segato le sbarre del cancello che dà sul giardino. I proprietari sono in vacanza, quindi i malviventi hanno agito con tutta calma. Ma sono stati notati da un vicino all’uscita dalla casa appena svaligiata: erano in due e portavano una federa di cuscino ciascuno ben piene. L’allarme al 113 è arrivato subito, ma il tempestivo intervento delle volanti non è bastato ad intercettare i ladri che ormai avevano preso il largo. Non si conosce l’entità né il contenuto del bottino, in attesa del rientro della famiglia dalle vacanze. Ma di certo la casa è stata messa a soqquadro e i ladri sono riusciti pure ad aprire la cassaforte.

A Corcagnano i ladri hanno scelto un’altra casa i cui proprietari sono fuori in vacanza. In questo caso si sono arrampicati fino al balcone del primo piano, da dove poi forzando la porta finestra sono riusciti ad entrare nell’appartamento. In questo caso sembra che il bottino sia stato piuttosto misero – un ipad e uno stereo – ma a questo si aggiungono i danni lasciati dai malviventi.

A questi furti sono da aggiungere le continue incursioni nei locali pubblici, l’ultima delle quali al bar “L’ora del caffè” di via Bernini che, pur non avendo fruttato un gran bottino, è costata ai proprietari ingenti danni (leggi).

E tutto questo non è statistica, ma l’ennesima dimostrazione che a Parma sono libere di circolare bande di professionisti del furto, che ormai soffrono pure di delirio d’onnipotenza dato dalla quasi certezza dell’impunità. Non si contano più i colpi andati a segno, mentre i ladri identificati sono stati pochissimi. E spesso anche quelli che entrano in camera di sicurezza poi escono dalle porte spesso un po’ troppo girevoli del tribunale. Con il risultato che adesso Parma ha probabilmente già superato la paura per iniziare ad assaporare l’incazzatura. Che, si sa, non sempre è una buona consigliera.

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