Serpagli (Pd): Le primarie? Bisogna prima capire se fanno bene a Parma

Serpagli (Pd): Le primarie? Bisogna prima capire se fanno bene a Parma

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Sono soddisfatto del dibattito che si è aperto sul futuro di Parma e contento del fatto che ci sia una discussione all’interno e all’esterno del Partito democratico su cosa si debba fare in vista della sfida del 2017”. Il segretario provinciale del Partito democratico Gianpaolo Serpagli interviene dopo le prese di posizione di diversi esponenti politici locali, in vista della amministrative per la scelta del sindaco di Parma. “Ho sempre considerato le primarie – spiega – uno strumento importante di democrazia, in grado di coinvolgere i cittadini per la scelta dei programmi e delle persone. Questo però non significa che chi è stato scelto per guidare un partito non debba fare la propria parte e assumersi le proprie responsabilità”.

Serpagli, poi, sottolinea un aspetto, a suo parere, fondamentale in vista della corsa per conquistare il Comune di Parma. “Serve un progetto politico e amministrativo – dice – capace di dare risposte ad una città lasciata allo sbando dalla giunta grillina, dobbiamo costruire una visione del futuro in grado di tenere insieme, attorno ad un Pd forte e coeso, le tante energie che in questi anni sono nate. Penso, in particolare, ai movimenti civici che hanno portato avanti battaglie care ai cittadini. Questo non significa snaturare l’ottimo lavoro che il Pd sta facendo a Parma, ma anzi allargarlo e migliorarlo”. Riguardo alle primarie Serpagli è chiaro. “Hanno un significato importante – dice – se sono un momento di unione e non di divisione, se sono un confronto di idee, di programmi e di persone su cosa vogliamo per Parma e che presentino ai cittadini un progetto di città, in questo senso anche le scelte dei dirigenti hanno un peso”.

Nei prossimi mesi il Pd provinciale sarà impegnato in un’altra battaglia molto importante. “A ottobre – continua Serpagli – gli italiani saranno chiamati al voto per il referendum costituzionale sulle riforme del Governo, sarà un passaggio delicato e decisivo anche per il futuro di Parma”. Questo, però, non significa lasciare in secondo piano le scelte per le amministrative del 2017. “Il dialogo che è cominciato in questi giorni – conclude il segretario Pd – deve spingerci a cominciare a costruire un progetto a diversi livelli, che ci porti a capire insieme se le primarie sono lo strumento migliore per rispondere ai bisogni dei parmigiani. Adesso dobbiamo essere concentrati a condividere un percorso che pensi al bene di Parma e dei parmigiani, una volta fatto questo passaggio capiremo insieme chi lo debba incarnare. Per noi le primarie possono essere uno strumento con cui presentare ai cittadini proposte diverse e tra loro alternative ma sempre all’interno di un percorso comune e condiviso”.

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