Va avanti l’integrazione del sistema fieristico regionale, e l’assessore Palma Costi, in audizione nella seduta congiunta delle commissioni Bilancio, affari generali e istituzionali e Politiche economiche dell’Assemblea legislativa, ribadisce l’impegno della Regione a sostenere questo processo, secondo quanto previsto dal progetto di modifica alla legge regionale n.15 sulla “Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alle società fieristiche regionali”.
Il provvedimento, che è calendarizzato per la votazione in Commissione la prossima settimana, prevede anche l’autorizzazione ad un aumento per 5 milioni della partecipazione della Regione al capitale sociale di Bolognafiere, inteso come impegno per procedere con le opere di adeguamento del quartiere fieristico, impegno cui i soci pubblici hanno già dichiarato di aderire con aumenti di capitale. “A questo- ha detto l’assessore Costi- dovrà seguire anche l’impegno dei soci privati”.
Nel corso dell’incontro tenutosi il 24 giugno, al quale hanno partecipato i presidenti di Bolognafiere e Fiere di Rimini, Franco Boni e Lorenzo Cagnoni, e la rappresentante di Fiere di Parma, Marcella Pedroni, è stato ribadito l’obiettivo, proposto dalla Regione e condiviso dagli enti fieristici, di procedere verso l’integrazione del sistema fieristico regionale, per rilanciare e rafforzare tutto il sistema, acquisire una maggiore competitività sui mercati internazionali e andare verso un maggiore sviluppo delle filiere produttive dei territori.
“Considero positivo” – ha commentato l’assessore Palma Costi – “che durante l’audizione sia stato annunciato da parte delle società fieristiche l’imminente individuazione di un “advisor” per affrontare nel modo corretto un tema così complesso e difficile. Come ho più volte ribadito si tratta di un processo trasparente, dove la Regione svolge un ruolo di promozione, secondo un percorso di massima correttezza e trasparenza, nell’unico interesse del sistema imprenditoriale della Regione. Ma compete ai tre enti fieristici, di diritto privato e che agiscono secondo leggi e regole di mercato, individuare modalità, strumenti e tempi. Dobbiamo assolutamente fare un sistema fieristico forte, in grado di competere sui mercati internazionali e per rafforzare il sistema economico di tutto il territorio. Come Regione – ha concluso l’assessore – siamo impegnati a livello nazionale a salvaguardare la caratteristica di società di diritto privato rispetto alla riforma Madia, senza nasconderci le difficoltà nel raggiungere questo obiettivo, di cui si avverte la necessità da anni”