Inaugurata nuova sede Polo Lubiana-San Lazzaro, operatrici: “Finalmente ce l’abbiamo fatta”

Inaugurata nuova sede Polo Lubiana-San Lazzaro, operatrici: “Finalmente ce l’abbiamo fatta”

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Inaugurata stamattina, 23 giugno, la nuova sede provvisoria della sede del Polo sociale Lubiana-San Lazzaro presso il piano terra della sede della Provincia in piazzale della Pace, 1. La sede è provvisoria perché entro due anni dovrebbe completarsi la costruzione del nuovo Polo in via XXIV Maggio. Presenti oggi L’assessore al Welfare Laura Rossi, la responsabile del Polo sociale Mariangela Calderoni e il direttore della Provincia Gabriele Annoni.

Il trasferimento, che ha creato non poche polemiche in questi mesi da diverse parti politiche della città (leggi Parma Unita: petizione contro lo spostamento del Polo sanitario di via Da Vinci), si è visto necessario per permettere la riunificazione di tutti gli operatori che da anni erano costretti a lavorare in sedi diverse.

La collocazione storica in via Leonardo Da Vinci è sempre stata troppo piccola in termini di spazio e non riusciva a contenere tutti gli uffici necessari. Per questo motivo gli operatori erano stati costretti a separarsi e una parte di loro operava in via del Campo. La situazione però, anche per gli operatori, era diventata insostenibile in termini di organizzazione e qualità del lavoro. Una prescrizione da parte dei Vigili del Fuoco aveva poi ordinato lo sgombero nel 2015 della sede in via del Campo per questione di sicurezza e forzatamente, in poche settimane, i dipendenti del Polo si sono dovuti trasferire in un area del DUC che è stata però da sempre ritenuta non adatta per questione di privacy non essendo possibile organizzare colloqui riservati.

La nuova collocazione in piazzale della Pace prevede invece un’equipe unica con 25 operatori e un unico responsabile che si dividono in area di prima accoglienza, area fragilità genitoriali, area fragilità economica e area non autosufficienza. Non cambieranno le modalità di lavoro e i servizi forniti, continueranno a essere svolte le visite a domicilio nei casi ritenuti indispensabili. Alcuni servizi sono ancora operativi nella sede di via Leonardo Da Vinci.

 

Laura Rossi, assessore al Welfare, ha commentato: “Questo è un Polo sfortunato perché da sempre ha avuto uffici separati. Gli operatori sono bravissimi offrendo visite a domicilio e spostandosi da una parte all’altra ma questo restava comunque un limite e un disagio sia per loro che per i cittadini. Fino ad oggi il Comune non ha trovato soluzioni logistiche migliori e voglio ringraziare la provincia per questa accoglienza. Questa soluzione è prevista per circa un paio di anni finché non sarà pronta la nuova sede in via XXIV Maggio che è in mano a una azienda costruttrice dell’Asl. Il Comune ha fatto tutto quello che era in suo potere attraverso delibere e atti. Ci sono stati alcuni rallentamenti ma sono stati indipendenti dalla nostra volontà visto che sono causati dal nuovo codice degli appalti. Rallentamenti comunque di soli pochi mesi”. L’assessore ha poi rimarcato come questa soluzione sia quella più idonea al momento sia per la facilità nel raggiungere la sede con i mezzi pubblici sia per la location che permette di organizzare incontri con la maggiore riservatezza possibile per i cittadini.

Mariangela Calderoni, responsabile del Polo sociale Lubiana-San Lazzaro ha commentato con soddisfazione questa soluzione: “Finalmente ce l’abbiamo fatta. Abbiamo sperimentato le difficoltà dei servizi separati e oggi essere insieme e poter condividere un approccio unitario è molto importante. I nostro operatori sono molto contenti di essere qui anche se siamo ancora lontani dai quartieri in cui dobbiamo operare (il Lubiana e il San Lazzaro appunto). Noi continueremo a spostarci e a venire incontro alle persone come abbiamo sempre fatto. L’unità è necessaria per avere un valore maggiore”.

Anche il direttore Gabriele Annoni della Provincia ritiene che sia una soluzione soddisfacente:” Abbiamo collaborato volentieri. Avendo la provincia due sedi siamo riusciti ad organizzarci e a liberare gli uffici del piano terra di questa ala dell’edificio per permettere che gli operatori del Polo sociale abbiano finalmente il numero di uffici sufficienti per svolgere il loro prezioso lavoro”.

1 COMMENTO

  1. Davvero una lezione di trasparenza, condivisione e ascolto quella impartita in questi giorni dall’assessore al Welfare Laura Rossi in riferimento alla vicenda del trasferimento dei servizi sociali dal polo di via Da Vinci a piazzale della Pace. A nulla sono servite le richieste di mediazione e la proposta di lasciare in via Da Vinci almeno uno sportello di front office; l’assessore, già nota per la capacità di dialogo con la città, ha tirato dritta per la sua strada ignorando tutto e tutti, compresi i cittadini che subiscono così gli effetti di una scelta priva di logica. Da oggi, al di là delle foto sorridenti distribuite alla stampa, chi dai quartieri San Lazzaro, Lubiana e Cittadella avrà bisogno di relazionarsi con i servizi sociali sarà costretto ad andare in piazzale della Pace. Un luogo sito all’interno di una ztl e che certo favorirà l’accesso da parte dei cittadini, soprattutto di quelli affetti da disabilità. “Possono prendere l’autobus” ha detto l’assessore in commissione ignorando con ogni probabilità le polemiche che in questi mesi ci sono state a proposito dell’accessibilità dei mezzi Tep.
    Anni e anni di battaglie per decentrare efficacemente i servizi sul territorio sono stati azzerati da una decisione presa francamente con il paraocchi. Difficile comprendere il motivo di tanta determinazione, ma tant’è, così è deciso e se non vi piace va bene lo stesso.
    Per quanto mi riguarda Parma Unita continuerà a raccogliere le firme contro questa decisione e presto le porterà in Consiglio comunale. Non importa se a questa amministrazione non interessa l’opinione dei cittadini, non importa se questo assessore ritiene di poter gestire i servizi in splendida solitudine. Noi porteremo l’opinione dei parmigiani in Municipio e chiederemo conto di questa incapacità di ascolto da parte dell’assessore. Saranno i cittadini a decidere se le risposte saranno o meno soddisfacenti.

    Roberto Ghiretti
    Parma Unita

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