A Parma si muore per malattie circolatorie e tumori. La maggior parte delle vittime è donna

A Parma sono in costante calo ma la prima causa di morte rimangono le malattie del sistema circolatorio. Lo dice la Banca dati della Regione Emilia Romagna che analizza di anno in anno le cause dei decessi. Nel 2015 sono tornate ad aumentare le morti che, con 5.055 casi, hanno superato quelle del 2012. E la maggior parte dei decessi sono dovuti ancora una volta a patologie legate al sistema circolatorio (1.785), in costante calo negli ultimi anni probabilmente grazie ai maggiori controlli sanitari e a stili di vita più corretti. Ben 300 in meno le morti determinate da problemi circolatori, tra i quali rientra anche la funzionalità del cuore, rispetto al 2012.

La seconda causa di morte rimangono i tumori (1.433 lo scorso anno), in numero però sostanzialmente stabile dal 2012 ad oggi. Come dire che ogni giorno che passa, nel parmense il cancro porta via circa 4 persone. Continua la crescita lenta ma costante, invece, dei decessi dovuti a malattie respiratorie, che hanno raggiunto quota 310 nell’ultimo anno. Un’impennata importante si è registrata sul fronte della malattie infettive, causa nel 2015 a Parma di 224 morti. Oltre 60 in più rispetto all’anno precedente. Un dato che potrebbe suggerire già una maggiore attenzione su questo fronte. Sostanzialmente stabili tutte le altre cause di morte.

Dal punto di vista del sesso, nel 2015 sono morte più donne (2.757) che uomini (2.298). D’altra parte la popolazione residente è composta in maggioranza da donne. E sono proprio queste ultime a soffrire maggiormente di malattie circolatorie, tanto che nel 2015 per tali patologie hanno perso la vita ben 1.053 donne contro 732 uomini. Sul fronte tumori, invece, si invertono le situazioni, con 765 maschi deceduti a fronte di 668 femmine. Anche le malattie infettive uccidono più donne (123) che uomini (101). Ma la differenza netta tra i due sessi si ha nel campo delle patologie che determinano disturbi psichici e comportamentali: 191 donne decedute contro 78 uomini. E anche le malattie del sistema nervoso colpiscono di più le donne (118 morti) che gli uomini (54 vittime).