Il 15 giugno alle 20.30 su Radio 3 Suite Jazz andrà in onda il concerto dei The Leaping Fish Trio con Fabrizio Puglisi “The Lomax tapes” Registrato a Parma, alla Casa della Musica, il 20 novembre 2015 all’interno della ventesima edizione di Parma@Jazz Frontiere Festival.
Da anni Paolo Botti segue un suo particolare percorso musicale alle origini della sonorità afro-americana. Nei suoi dischi suona strumenti come il dobro, il banjo, il mandolino, oltre che la viola, usata in maniera del tutto anti accademica, un po’ come i vecchi musicisti del Delta del Mississipi maneggiavano il violino. Il suo approccio non è filologico né tanto meno folclorico. Il musicista romano è infatti convinto che nel jazz, come scriveva qualcuno, “le rivoluzioni si fanno nel nome dei padri”. Lo dimostra il suo disco più noto Angels & Ghosts, in cui immerge mirabilmente la musica magmatica di Albert Ayler nella polvere riarsa del blues delle origini.
Il progetto su Alan Lomax ha visto la luce quest’anno, centenario della nascita del grande etnomusicologo statunitense che raccolse “sul campo” migliaia di testimonianze tra le musiche del mondo: il blues arcaico, il folclore italiano, la musica popolare spagnola. Il leggendario Sketches of Spain di Miles Davis e Gil Evans trasse direttamente l’ispirazione da un disco pubblicato da Lomax. Fu lui a riscoprire, in una prigione del profondo sud degli USA, una leggenda del blues come Leadbelly. L’omaggio di Botti, documentato in un cd uscito con la rivista Musica Jazz, è naturalmente tutt’altro che accademico o manieristico. Vecchio e nuovo sono per il violista elementi della dialettica viva e inesauribile di un’arte che muta continuamente.