Il Comune di Parma ai suoi cittadini costa sempre di più. Lo denunciano in molti, parlando di raddoppio delle tasse a partire dal 2012 per far quadrare i conti di piazza Garibaldi. Ma passando dalle parole ai numeri, la domanda sorge spontanea: quanto incassa, in soldoni, il Comune di Parma?
Una risposta arriva dalla banca dati Siope – Banca d’Italia, che mette in risalto le cifre incassate annualmente dal Comune di Parma. Emerge così che le sanzioni amministrative (comprese le tanto temute multe elevate dalla polizia municipale) sono passate dagli 8 milioni e 748.161 euro entrati nel 2008 (amministrazione Vignali), ai 12 milioni e 362mila euro dello scorso anno, con un picco raggiunto nel 2013 di circa 16,7 milioni (amministrazione Movimento 5 Stelle).
Un’altra voce alla quale non sempre si presta molta attenzione perché calata fra le tante voci della busta paga è quella relativa all’addizionale Irpef: nel 2008 fruttava poco meno di 13 milioni di euro, ma è cresciuta progressivamente fino a raddoppiare nel 2015 con un incasso pari a 25 milioni e 564mila euro. Con un picco raggiunto nel 2013, quando si è arrivati a poco più di 28 milioni di euro.
Sarà solo un caso? Certo la banca dati Siope-Banca d’Italia prende in esame le somme incassate nell’anno, indipendentementedall’annualità alla quale si riferiscono. Ma il termometro sulla pressione fiscale che grava sui parmigiani è comunque piuttosto attendibile.
Passiamo quindi alle entrate tributarie complessive del Comune di Parma. Balza subito agli occhi come dal 2008 al 2015 l’incasso sia quasi triplicato. Al contrario delle retribuzioni e dei volumi d’affari delle imprese costrette a fare i conti con una delle crisi più pesanti della storia contemporanea.
Dalle parole ai numeri. Se nel 2008 i parmigiani pagavano al Comune poco meno di 60 milioni di euro (59 milioni 672mila euro e qualche spicciolo), nel 2015 hanno dovuto sborsare quasi 149 milioni di euro. Nel 2014 il picco più alto con oltre 179,2 milioni di euro di tasse incassate dal Comune. Per gli amanti della statistica vuol dire che ognuno dei 191.734 parmigiani residenti in città nel 2015 (dal bimbo in culla al nonno in casa di riposo) ha dovuto tirar fuori ben 776 euro.
Sarà cambiato di molto l’importo pro capite rispetto al 2008? In quell’anno di grazia a Parma risiedevano 182.389 cittadini, circa 9mila in meno rispetto a oggi, e hanno pagato tributi comunali per 59 milioni e 672mila euro. Vale a dire che soltanto sette anni fa, nel 2008, ogni parmigiano sborsava appena 327,17 euro. Addirittura meno della metà rispetto a oggi.