Dieci anni di violenze fisiche e maltrattamenti psicologici nei confronti di moglie e figli sono stati oggi puniti dal Tribunale di Parma, attraverso il gup Paola Artusi. Anche se dietro a patteggiamento l’uomo, 44enne di origini napoletane, dovrà scontare due anni e sei mesi di reclusione.
Dal ’95 l’uomo avrebbe fatto passare un vero incubo alla sua famiglia. Li avrebbe sottoposti a continue violenze ed umiliazioni. L’ultimo pestaggio è stato lo scorso febbraio quando l’uomo ha lasciato la donna con un braccio rotto. L’uomo è detenuto da allora in carcere. Già nel 2008 però scagliò un vaso addosso alla moglie che le recise un’arteria del polso. Neanche i figli minorenni erano risparmiati da questi gesti di ira. La donna sarebbe stata picchiata anche durante la gravidanza ed erano quotidiane la frasi che la accusavano di essere una cattiva madre e di non valere nulla. L’ossessione dell’uomo costrinse anche la moglie ad allontanarsi da famigliari e amici. Proibito le era anche gestire autonomamente il denaro, anche quello guadagnato col suo lavoro.
Gli interviene della polizia dello scorso febbraio hanno portato l’uomo alla detenzione e le indagini sono state condotte dalla Procura che ha accertato gli abusi, commessi tra Parma e Colorno.