Una donna di origine moldava faceva da badante a un anziano, ma poi ha dovuto lasciare il lavoro e una sua connazionale è subentrata al suo posto. La donna però pretendeva dalla collega una mancia per il favore che le aveva fatto cedendole il posto: 300 euro. La collega però non pagò mai il “debito” e la signora, con l’aiuto del marito, le ha quindi teso un agguato durante il quale, secondo l’accusa, avrebbero malmenato la badante “ingrata”, e le avrebbero rubato, strappandola dal collo, una catenina d’oro. Una sorta di pegno, che i due si erano impegnati a restituire quando la vittima avrebbe saldato il suo debito di 300 euro.
Insomma, una sorta di racket in stile mafioso che in seguito alla denuncia della vittima è finito davanti al tribunale di Parma. Che ha condannato l’ex badante a un anno e mezzo di reclusione e il marito per tentata estorsione a dieci mesi. Entrambi hanno però goduto del beneficio della sospensione condizionale della pena.