I rifugiati lavorano per la città di Fidenza, ripulendo i muri imbrattati. L’iniziativa del Comune di Fidenza, realizzata in collaborazione con la Prefettura di Parma, coinvolge 15 stranieri tra i 18 e i 30 anni di diverse nazionalità (tra le principali: Mali, Pakistan, Senegal, Bangladesh), tutti volontari, ospitati a Salsomaggiore.
Dopo gli interventi di riordino del magazzino comunale, è stato avviato il cantiere per riqualificare tutto il muro di cinta della scuola materna Battisti, posto nel cuore della città e da tempo lordato da scritte realizzate con le bombolette spray. L’intervento affidato ai rifugiati viene comunque seguito passo passo dai tecnici e dagli operai comunali.
Il progetto ha raccolto il plauso del Prefetto Giuseppe Forlani, arrivato a Fidenza per una verifica sul campo del lavoro svolto dal gruppo di stranieri.
Accompagnato dal sindaco Andrea Massari e dall’assessore ai Lavori pubblici, Davide Malvisi, il Prefetto Forlani ha fatto visita al cantiere del Battisti, ricordando che “è giusto aiutare queste persone in modo intelligente, offrendo loro delle occasioni per favorire incontri professionali, sociali e culturali. Innanzi tutto, per avere un futuro nel nostro Paese, devono imparare l’italiano, poi devono acquisire competenze professionali per poter trovare un lavoro e diventare indipendenti. Questi progetti sono utilissimi e sono lieto che Fidenza si sia attivata in questo senso”.
“La Prefettura di Parma ha lavorato da subito con grande impegno alla gestione dell’emergenza profughi e rifugiati, chiamando alla collaborazione i Comuni del territorio, ognuno per le sue disponibilità e possibilità. In questo scenario, Fidenza è stata lieta di poter lanciare un progetto innovativo, che favorisce sia l’inserimento di questi ragazzi che una diversa percezione di loro in seno alla Comunità. Abbiamo trovato persone che hanno una gran voglia di fare e che si stanno dimostrando lavoratori scrupolosi. Credo anche che sia importante ringraziare tutti i dipendenti del Comune che hanno permesso la realizzazione di questa esperienza e ne stanno seguendo gli sviluppi ”, ha spiegato il sindaco Andrea Massari.
“Il progetto prevede che per il tempo della loro permanenza sul territorio i rifugiati possano decidere di svolgere dei lavori socialmente utili. Questi ragazzi hanno aderito con entusiasmo e ci stanno aiutando in numerosi interventi, tra i quali il recupero e la messa a decoro dei muri di cinta del Battisti, che si presentavano in un forte stato di degrado. Abbiamo in programma altre opere che realizzeremo grazie al loro aiuto. Sono lavori utili alla comunità e credo che per i ragazzi sia gratificante. Gli operai e i tecnici del Comune che li seguono nel progetto e nei cantieri ci hanno riferito che sono bravi lavoratori con tanta voglia di imparare. Questo dimostra la validità dell’iniziativa”, ha concluso l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Malvisi .