Cattabiani: errore sugli eletti, Furfaro non dovrebbe stare nel consiglio comunale di...

Cattabiani: errore sugli eletti, Furfaro non dovrebbe stare nel consiglio comunale di Parma

1818
0
CONDIVIDI

ImageNel Consiglio comunale c’è qualcuno che non ci sarebbe dovuto essere e qualcun altro che ci doveva entrare dal primo giorno. Questo quanto sostiene, in una interrogazione, il capogruppo di Civiltà Parmigiana, Franco Cattabiani.

La questione, manco a dirlo, riguarda il gruppo di maggioranza, ovvero il Movimento 5 Stelle. Secondo Cattabiani, Andrea D’Alessandro, entrato in aula qualche settimana fa come primo dei non eletti in sostituzione della dimissionaria Chiara Gianferrari, avrebbe avuto diritto alla nomina già nel 2012, subito dopo le elezioni. Mentre Roberto Furfaro, attuale consigliere, occuperebbe un posto che non gli spetta.

Sia D’Alessandro che Furfaro, infatti, sempre secondo Cattabiani, hanno ottenuto 21 voti di preferenza, ma nella lista pentastellata il primo occupava la posizione numero 9, mentre l’altro era 22esimo. Quindi, stando al Decreto legislativo 267/2000 (Testo Unico Enti Locali), l’articolo 73 comma 12 prevede: “In caso di parità di cifra individuale, sono proclamati eletti i candidati che precedono nell’ordine di lista”. Quindi, a parità di voti (21), sarebbe dovuto entrare in consiglio D’Alessandro e non Furfaro.

“Nella Delibera n. 1/2012 non viene menzionato D’Alessandro e non viene spiegato perché è Furfaro ad entrare in Consiglio a seguito della surroga della Paci (che è Vicesindaco e quindi incompatibile al ruolo di consigliere) – spiega ancora Cattabiani nella sua interrogazione -. Analogamente nella Delibera n. 2/2016 non vi sono spiegazioni sul perché è stato nominato D’Alessandro, ma a questo punto D’Alessandro è il primo dei non eletti. La Delibera n. 1/2012 sarebbe corretta se D’Alessandro avesse rinunciato al posto da Consigliere, ma questa scelta sarebbe dovuta essere stata verbalizzata nell’atto ed ora D’Alessandro non potrebbe più entrare in consiglio. Può venire il dubbio che la nomina di Furfaro sia stata effettuata per età, ma anche in questo caso non vi è logica poiché Furfaro è il più giovane e andando in sequenza toccherebbe alla Ballestrieri visto che è più giovane di D’Alessandro”.

Insomma un bel ginepraio dal quale adesso bisognerà uscire in qualche modo. Cattabiani, intanto, interroga la giunta del sindaco Federico Pizzarotti per chiedere “qualora nel 2012 fosse stato commesso un errore nella composizione del Consiglio, tale errore avrebbe ripercussioni sulla validità legale delle Delibere approvate? Darebbe la possibilità di fare ricorso contro tali Delibere sollevando un legittimo dubbio, tale per lo meno, a bloccare l’applicazione della/e Delibera/e fino al termine dell’iter processuale? In particolare potrebbero essere messe in discussione eventuali Delibere approvate grazie ad un solo voto della maggioranza (voto in più della minoranza oppure voto tale da raggiungere quorum minimo) quando a tali votazioni ha preso parte il consigliere Furfaro?”.

Nessun commetno

Lascia una risposta: