Oggi, a Milano, è stato presentato in conferenza stampa il bilancio economico e il rapporto di sostenibilità del Gruppo Barilla.
Il 2015 è stato un anno positivo per Barilla, sia per quanto riguarda i dati economici che per quanto riguarda i risultati di sostenibilità. In crescita il fatturato a 3.383 milioni di euro nel 2015 (+2% al netto dell’effetto cambio). L’EBITDA è stato pari a 440 milioni di euro (era di 427 milioni nel 2014). L’indebitamento netto è sceso a euro 170 milioni di euro nel 2015 (erano 250 milioni nel 2014).
Nel 2015, in Europa (Italia esclusa), i volumi del Gruppo sono cresciuti del +4% rispetto all’anno precedente. Nello stesso arco di tempo il fatturato netto della regione America è cresciuto grazie al contributo di tutti i Paesi in cui il Gruppo opera. Negli Stati Uniti la crescita è stata sostenuta dalla categoria Pasta, anche grazie al lancio di nuovi prodotti, come pasta “Pronto”, e al consolidamento di prodotti nei settori premium e senza glutine, attività iniziata nel corso del 2014. A New York, nell’ottobre 2015 è stato inaugurato il terzo ristorante Academia Barilla. Il locale ha una vetrina interattiva digitale: primo caso al Mondo nel retail della ristorazione che permette al pubblico di postare direttamente sul vetro del ristorante i commenti sui social network utilizzando la vetrina del ristorante.
La sfida di business del brand emiliano – leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti in Scandinavia – con 29 sedi produttive è “Buono per Te, Buono per il Pianeta” e creca di orientarsi al benessere delle persone e dell’ambiente, per crescere contemporaneamente in volumi, valore e in sostenibilità.
Presentato, a Milano, il rapporto di sostenibilità di Barilla “Buono per Te, Buono per il Pianeta” che evidenzia i principali risultati raggiunti dall’azienda sul tema del benessere delle persone e del Pianeta si è voluto mostrare come negli ultimi 5 anni il Gruppo emiliano ha riformulato ben 219 prodotti: meno grassi, sale e zucchero, più fibre e una crescita costante nell’offerta di prodotti integrali.
Riflettori accesi sui progetti di agricoltura sostenibile: nel 2015 Barilla ha acquistato da 1.300 aziende agricole virtuose ben 140.000 tonnellate di grano duro sostenibile (+50% rispetto al 2014). In generale è stata triplicata – dal 6% al 18% – la quota di materie prime strategiche acquistate da filiere gestite responsabilmente: l’obiettivo è raggiungere il 100% entro il 2020.
L’attenzione all’ambiente si è voluta dimostrare con la riduzione del -19% dei consumi idrici e del -23% delle emissioni di gas serra, per ogni tonnellata di prodotto, anche grazie all’innovativo progetto del “Treno del Grano”. E poi la cura per le persone: circa 3 impiegati su 4 hanno aderito con grande soddisfazione al rivoluzionario progetto sullo “Smart Working” che garantisce flessibilità e un miglior bilanciamento tra vita personale e lavoro.
Infine, sul tema inclusione e diversità, l’obiettivo dell’azienda italiana è arrivare entro il 2020 alla parità di genere nelle posizioni di leadership.
“Abbiamo chiare quali sono le priorità per i prossimi anni. Innanzitutto promuovere il benessere delle persone attraverso la nostra offerta, anche con attività di marketing che informino in modo trasparente i consumatori e facilitino scelte responsabili – ha affermato Guido Barilla, Presidente del Gruppo Barilla –. Vogliamo, inoltre, promuovere l’adozione di diete alimentari sostenibili: buone per le persone e per l’ambiente in cui tutti viviamo. E infine favorire metodi di coltivazione delle materie prime che riducano gli impatti ambientali, garantiscano qualità dei raccolti e sviluppo degli agricoltori locali”.