Fasciati nelle divise blu notte, con gradi onorificenze in bella vista hanno riempito l’auditorium della caserma Francesco Zizzi, per celebrare la loro festa, quella della Polizia. Meritata per tutto quanto fanno per la città, per “esserci sempre” nel momento del bisogno, per buttare spesso il cuore oltre l’ostacolo e rendere vivibile la città.
Parola del Questore, i furti sono diminuiti di circa il 26% e quelli nelle abitazioni del 28%. Presenti anche il Prefetto e l’assessore alla sicurezza Cristiano Casa, con tanto di banda tricolore. Eppoi tante le donne in Polizia a dimostrazione che, nella guerra tra bene e male il sesso non c’entra.
Il Prefetto ha giustamente ricordato che a Parma da tempo si fa “sistema” cioè si integrano le varie forze, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, per ottimizzare le risorse ed il passaggio delle informazioni. Questo, in un periodo di vacche magre, cioè con pochi fondi a disposizione è un’arma vincente.
Poi si è assistito alla consegna delle onorificenze a quegli uomini e donne che maggiormente si sono distinti nell’azione; per attività investigative e attività sul campo come quel poliziotto che è salito al 4 piano per salvare un’aspirante suicida.
Ma lasciatecelo dire. La cosa più toccante l’abbiamo vissuta all’uscita. Una frotta di bambini con indosso il cappellino blu. Polizia dello Stato, che giocavano con le auto pattuglie e con pazienti poliziotti. Sono loro il nostro futuro ed il solo partecipare a queste manifestazioni, fa sì che crescano con valori sani e ben definiti.
