Facendo finta di conoscere le anziane vittime le abbracciavano e gli sfilavano il portafoglio. Questo è avvenuto nella bassa parmense e i tre responsabili sono stati nella notte scorsa individuati e sono stati emessi nei loro confronti tre provvedimenti cautelari da scontare in carcere.
La compagnia dei Carabinieri di Fidenza è riuscita quindi, grazie alla collaborazione delle Stazioni di Polesine Zibello, Roccabianca, Sissa Trecasali e Colorno, con successo a risolvere l’operazione “Falsi Abbracci”.
Le indagini sono iniziate il 19 febbraio quando le vittime hanno denunciato i vari furti subiti. In quella stessa giornata si sarebbero infatti svolti tutti i furti. I responsabili individuati sono due donne nate in Emilia-Romagna e residenti a Reggio Emilia: C.Z. del ’67 e D.M.P. del ’57. E un uomo di Catania, P.S. del 69, residente anche lui a Reggio. Tutti comunque di origine italiana e con precedenti denunce e condanne per furto aggravato. Non erano certo alle prime armi e il modus operandi delle operazioni lo ha dimostrato.
Le vittime erano tutte anziane, di un età compresa tra gli 87 e i 75 anni. L’uomo, P.S. era l’autista delle due donne che invece compivano materialmente i furti. L’accurata tecnica messa in atto inizia con P.S. che noleggiò una Ford Focus a Reggio Emilia. Tutti insieme poi si sarebbero diretti a Viarolo di Trecasali dove una delle due donna con una frase tipo “Ciao, come stai? Mi riconosci?” si è avvicinata all’anziano e gli ha sottratto il portafoglio. La vittima non si è accorta subito di quanto successo ma solo successivamente quando i tre si erano già allontanati. I tre furfanti si sono poi diretti a Ragazzola nel comune di Roccabianca dove hanno tentato lo stesso approccio con due persone ma le vittime sono riuscite in tempo a liberarsi dall’abbraccio. Ultima tappa poi a Pieveottoville a Zibello. Qui le modalità si sono adattate a un nuovo scenario. Una delle donna ha bussato alla porta di un anziana e con la scusa di chiedere un po’ d’acqua da bere ha intrattenuto la signora mentre la compagna si intrufolava in casa e sottraeva la borsetta contenente portafoglio e bancomat. Purtroppo nel portafoglio, oltre a del denaro in contante, c’era anche un foglietto con scritto il codice di sicurezza PIN. I tre quindi si sono recati a Busseto dove hanno prelevato altri 250 euro.
I Carabinieri grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza dell’Unione Terre Verdiane, hanno individuato la targa del veicolo utilizzato dai criminali. Risalendo all’agenzia di noleggio auto hanno individuato poi l’uomo che è stato fermato dagli agenti. Grazie all’analisi dei tabulati telefonici dell’uomo gli agenti sono risaliti anche alle due donne.
Le donne sono state portate all’istituto penitenziario di Modena dietro richiesta della Procura di Parma che ha anche coordinato le indagini , mentre l’uomo è stato trasportato al carcere di Parma, essendo stato fermato in un’abitazione nei pressi di via Emilia Est dov’era ospitato da una donna ignara di tutto.