Armonie Celesti alla Steccata, domenica suona l’organo Antegnati del ‘500

Armonie Celesti alla Steccata, domenica suona l’organo Antegnati del ‘500

1122
0
CONDIVIDI

mimeArmonie Celesti: musica sacra alla Steccata torna domenica 29 maggio, alle 17.30. La nuova proposta musicale della Fondazione Toscanini, organizzata con la collaborazione dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio e della Rettoria della Basilica, ospita un concerto del duo Pietro Corna (oboe) e Riccardo Doni (organo) eseguito sull’organo della Chiesa Magistrale, il prezioso Antegnati/Negri-Poncini.

Realizzata grazie anche al sostegno della sede di Parma di Banca Mediolanum, Armonie Celesti, che è inserita nel programma delle celebrazioni per il 200° anniversario dell’arrivo di Maria Luigia a Parma, prevede per domenica la  Sonata I per oboe e organo di Francesco Geminiani, la Corrente italiana per organo solo di Juan Cabanilles, le Partite di versi di follia per organo solo di Bernardo Pasquini, la Partita III in re minore per oboe e organo di Johann Wilhelm Hertel, tre brani di Giuseppe Gerardeschi per organo solo (All’Offertorio-All’Elevazione-Al Postcomunio) e la Sonata in fa maggiore per oboe e organo di Charles Bochsa, maestro di Maria Luigia. Quando è l’organo lo strumento di un concerto, è facile incontrare una musica avvolgente, costruita su plastici contrappunti, capaci di realizzare affreschi di straordinaria ricchezza. Qui lo strumento si combina con la carezzevole sonorità dell’oboe in una serie di musiche di epoca barocca e settecentesca.

Lo splendido organo della Steccata, il più grande di Parma e l’unico con una consolle a quattro tastiere, fu costruito nel 1574 da Benedetto Antegnati, famosissimo organaro bresciano e venne restaurato ed ampliato nel 1778 da Antonio Negri-Poncini. Ebbe come organista Claudio Merulo, il grande musicista e compositore del Cinquecento, che trascorse i suoi ultimi anni a Parma, alla corte di Ranuccio Farnese, ed è stato nuovamente restaurato ed ampliato nel 1970 dalla ditta Tamburini. Sentirlo riempire l’aria grazie alle sue 4300 canne è un evento raro, che dovrebbe attirare l’attenzione del pubblico e degli appassionati. L’ingresso al concerto è gratuito.

Nessun commetno

Lascia una risposta: