“Nemmeno il tempo di mettere mano alla vicenda del comandante della polizia municipale, Gaetano Noé, che una nuova tegola è pronta a cadere sull’amministrazione 5 Stelle”. Introduce così la conferenza stampa di oggi Giuseppe Pellacini di UDC.
La nuova “tegola” riguarderebbe l’assessore Laura Rossi che nella scorsa amministrazione Vignali era responsabile della struttura operativa adulti e minori del Comune di Parma. La Rossi aveva denunciato una “inoperosità forzata” così da determinare un danno erariale da imputare alla gestione Vignali. Il Comune preferì transare e corrispondere quindi a Laura Rossi 27.000 euro nel 2013.
Una sentenza della Corte dei Conti ha però di fatto ribaltato la situazione. Essa ha infatti, nel dicembre del 2014, deliberato che non ci sarebbe stato nessun demansionamento, anzi Rossi veniva inviata in rappresentanza del Comune agli appuntamenti istituzionali, specie in Regione nel 2007-2009.
Il sindaco Federico Pizzarotti aveva dichiarato al Fatto Quotidiano nel 2012 che “Laura Rossi ha un curriculum di tutto rispetto e suo grande pregio è anche la sua etica e moralità. Ha vinto una causa contro il Comune, segno che quando si è convinti di fare un buon lavoro si portano avanti le proprie ragioni senza guardare in faccia nessuno”.
“L’Assessore Laura Rossi aveva guadagnato la fiducia di Federico Pizzarotti – dichiara Pellacini – visto il contenzioso aperto contro il Comune. La Corte dei Conti ha detto però che non c’è stato alcun demansionamento e, forse, il condizionale è d’obbligo perché saranno gli organi competenti a deciderlo. La sentenza della Corte dei Conti è stata depositata da tempo, gli atti vengono poi inviati alla Procura della Corte dei Conti per le verifiche del caso, per i controlli sui pagamenti e dei rientri”.
“L’Assessore dovrà rendere i circa 27mila euro che lei stessa si è “pagata” dopo la sua nomina. – continua il consigliere – Il pagamento di quella cifra risale al settembre 2012, circa due mesi dopo la nomina. Viene da chiedersi se la stessa sia uscita durante la discussione della delibera, meglio forse non andare oltre”.
In riferimento alle dichiarazioni del sindaco sul Fatto Quotidiano, Pellacini commenta: “Come sempre il Sindaco non sa quel che dice, il Comune ha preferito transare (quindi la causa non è stata vinta, ma ritirata) mentre la Corte dei Conti ha emesso una sentenza a favore del comportamento dell’Ente, che non ha quindi in nessuno modo danneggiato o demansionato la dottoressa Rossi quando era funzionario del Settore Welfare. Per quanto riguarda la nomina io già da tempo avevo espresso i miei dubbi sull’assessore. Per me è inammissibile che un sindaco nomini qualcuno che è in ricorso con il Comune stesso”.
“Quello che chiedo pubblicamente è di sapere se questi soldi l’assessore Rossi li ha restituiti o meno. – dichiara l’esponente dell’UDC – Applicando il buonsenso, visto che il demansionamento non c’è stato, il Sindaco come intende sostenere la posizione dell’Assessore? Come sempre farà spallucce, girerà i tacchi e andrà via. Perché quando c’è da parlare di argomenti importanti fa sempre così, quando invece arriva una tv nazionale tira fuori tutto sé stesso. Lo abbiamo visto ieri in Consiglio quando si è trincerato dietro un ‘risponderò solo a una mia domanda ma non agli altri’ tanto che l’Opposizione è uscita dall’aula. Pizzarotti elogia etica e moralità dell’Assessore, quindi non sarà certo un problema mostrare i pagamenti di quanto dovrebbe già essere tornato nelle casse del Comune. Visto che la sentenza della Corte dei Conti è del dicembre 2014, c’è da aspettarsi che il versamento abbia come data il 2015. O forse non è così? Mi sembra un atto dovuto ai cittadini di Parma che pagano le tasse”.
Qui di seguito uno stralcio della sentenza della Corte dei Conti.