Pizzarotti, un uomo solo al comando, sempre più solo

Pizzarotti, un uomo solo al comando, sempre più solo

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pizzaQuando in tempi non sospetti, armati di penna e block notes avevamo girato la città per chiedere l’indice di gradimento del sindaco Pizzarotti, avevamo raccolto dati desolanti. La percentuale di chi lo appoggiava era drasticamente scesa ed i commenti al suo operato erano spesso negativi. La classifica vedeva in pole position Dall’Olio, seguito da Ghiretti, Pellacini e la Guarnieri, mentre Pizzarotti era in caduta libera.Pochi giorni dopo avere pubblicato questo sondaggio, incrociando il sindaco alla scuola Racagni, aveva commentato sorridendo, dicendo che i dati in suo possesso erano molto diversi. Sarà. Ma intanto ieri la Rai ha fatto un sondaggio ed il 63% degli elettori ha dichiarato che il nostro sindaco dovrebbe dimettersi. Attenzione sono tutti elettori del movimento 5 stelle. Figuriamoci cosa ne pensano gli altri. Ormai è rimasto un uomo solo al comando. Il suo partito lo ha da tempo ripudiato e nonostante lui cerchi appoggi, non trova nessuno che o difenda.Ma come si è arrivati a questa debacle? Innanzitutto c’è da dire che Pizzarotti è stato eletto sull’onda crescente del grillismo. Quando Beppe venne in piazzale della Pace, aveva acceso gli animi di tanti. Sarà per la novità, per le facce pulite dei sui uomini, sarà che la gente aveva il rigetto della politica. Non dimentichiamoci inoltre che al primo turno non è che Pizzarotti avesse spopolato. Il suo successo è nato quando è entrato in ballottaggio con Bernazzoli, testimonial perfetto della vecchia nomenclatura. E’ stato insomma “un voto lui piuttosto che l’altro”. Ma poi nel tempo l’inesperienza unita ad una certa protervia, lo ha reso gradatamente impopolare. Errori politici ne ha commessi tanti: il più grave, a nostro parere sui disabili e sugli asili, cioè le categorie deboli. Per risparmiare una manciata di euro ha stravolto, insieme all’assessore Rossi, quello che in tanti anni si era costruito. Epico il suo attacco alle madri in Consiglio Comunale, quando le tacciò di essere politicizzate. Una figura per la quale ci siamo vergognati un pò tutti. Poi il Regio che allora sembrò un pateracchio senza nè capo ne coda. Per mesi il teatro è rimasto senza vertici, una gara è andata a farsi benedire nonostante la commissione avesse selezionato personaggi e progetti molto validi. Ma a Pizzarotti non andavano bene ed ha scelto di testa sua quando il sindaco ha trovato persone di suo gradimento. Ebbene questa mossa gli ha fruttato un meritato avviso di garanzia poichè quando si gestisce la res pubblica non ci si può comportare con leggerezza.Ma la cosa più grave è che il Consiglio chiede al sindaco una discussione formale e politica sulla vicenda “avviso di garanzia per abuso d’ufficio, ma lui fa spallucce e dichiara di non volerne parlare. Alla faccia della trasparenza. Eppoi Parma il cui volto è peggiorato drasticamente nel giro di un paio d’anni. Le strade sono piene di buche, le frequentazioni sono peggiorate come la sicurezza e lui che fa? Firma a favore delle droghe leggere. Ma come? Una delle piaghe peggiori di Parma sono gli spacciatori che infestano le strade e lui si schiera per la liberalizzazione.C’è poi l’eclatante caso di Parma Gestione Entrate, la società di riscossione tributi e sanzioni stradali del Comune di Parma finita nel mirino della Guardia di Finanza e della Squadra mobile.Poi il ping pong con il vertice del movimento 5 stelle. Ma non ha ancora capito che non lo vogliono più da tempo? Gli hanno fatto terra bruciata intorno non gradendo i suoi comportamenti e lui imperterrito tira dritto. Non lo si può neanche definire un novello generale Custer perche lui almeno aveva una bandiera a stelle e strisce da onorare, mentre a Pizzarotti è stato proibito di usare il simbolo del movimento. Ormai è rimasto un uomo solo al comando senza bandiera e con un manipolo di fedeli che ancora lo sostengono, anche se con la fuoriuscita di Nuzzo e Savani, due teste pensanti e non degli yes man, anche il movimento 5 stelle in Comune sta perdendo i pezzi. Lui il mago della trasparenza, il reuccio di Facebook si è ricordato di postare le foto delle violette sul ponte dimezzo, delle nuove panchine del centra, ma si è dimenticato di diffondere la notizia che era stato raggiunto da un avviso di garanzia. Aggiungiamo il casino dei varchi della Ztl che ha rovinato la vita di persone ignare, la pietosa storia delle multe che i suoi fedeli si sono fatti togliere dal Prefetto con l’avallo di Noè. L’unica cosa a cui si aggrappa è il bilancio migliorato rispetto agli anni scorsi. Bella fatica, ci voleva poco a fare meglio delle cicale del passato. Ora cosa succederà? Se il ragazzo avesse un pò di classe toglierebbe il disturbo. Ma si sa la poltrona ha uno strano fascino e una volta presa non la si molla più.

Antonio Terraneo

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