I Carabinieri della Comando Provinciale di Parma, nell’ambito dell’operazione denominata convenzionalmente “Attila”, hanno eseguito, nelle città di Parma, 5 ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Parma, per furti di gasolio, automezzi ed attrezzi da lavoro, da ditte e cantieri ubicati nella provincia.
L’indagine nasce da una costola dell’operazione centauro che aveva assicurato alle patrie galere una banda che rubava biciclette e moto di alta gamba. Nasce da un gruppo di moldavi disoccupati che avevano studiato un “modus operandi” col quale ripulivano la benzina e il gasolio dalle macchine pesanti dei cantieri e delle ditte, per poi rivenderlo a prezzi inferiori al mercato. L’operazione è stata denominata Attila poichè nell’atto di rubare i ladri tagliavano reti di recinzione e danneggiavano tutto ciò che capitava.
In 5 sono stati arrestati uno in carcere e 4 ai domiciliari. Tre erano stati fermati in flagranza di reato nel maggio del 2013 ma l’operazione investigativa fatta di intercettazioni telefoniche ed ambientali e pedinamenti è proseguita per riuscire a fermare tutti i componenti della banda. Il valore del carburante rubato si aggira intorno ai 10 mila euro, durante 13 furti in tre mesi, ed in un’occasione hanno rubato un furgone che trasportava i giornali davanti ad un edicola e un’auto Alfa. I Carabinieri durante le perquisizioni hanno trovato un potente jammer, un disturbatore di frequenze per creare una bolla di silenzio radio.
Sono stati denunciati 12 persone per ricettazione poichè compravano il gasolio e la benzina ad un prezzo oscillante tra i 90 centesimi ed un euro.
