Nel piano concordatario presentato da Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa è prevista l’alienazione di tre immobili, il Palazzo delle Terme Berzieri, l’attuale Hotel Valentini ed il Grand Hotel Porro, nonostante questi edifici risultino sotto al vincolo di tutela previsto dal Codice dei Beni culturali.
A sollevare il caso è Tommaso Foti di Fdi-An, in una interrogazione alla Giunta Regionale in cui chiede “se e quale corrispondenza sia intercorsa al riguardo con i competenti organi dello Stato, quali ne siano le risultanze e se i detti immobili risultino allo stato alienabili”. infatti, ricorda, “le norme del Codice dei beni culturali pretendono precise procedure prima dell’alienazione di immobili sottoposti a tutela”.
Come spiega Foti “Il Palazzo delle Terme Berzieri, progettato nei primi anni del secolo scorso ed ultimato nel 1923, è uno degli edifici più complessi ed interessanti della città di Salsomaggiore, esempio unico di Art Déco termale. Mentre l’attuale Hotel Valentini ed il Grand Hotel Porro risultano inaugurati nel 1926 dopo che, negli anni precedenti, ne era stata modificata la destinazione d’uso: i due padiglioni, infatti, erano destinati, negli anni della prima guerra mondiale, all’ospitalità dei militari in convalescenza”.