Più di 300 maschere hanno sfilato per le strade di Parma e Sala Baganza questo fine settimana con un grande successo quindi della manifestazione “Maschere Italiane a Parma”, nella sua 5° edizione. Tantissime maschere tra allegoriche, storiche e della commedia dell’arte.
Trecentotrenta figuranti introdotti dal ritmo dei tamburini sardi, hanno sfoggiato per le strade preceduti dalla maschera locale, lo Dsèvod. Un lungo corteo allegro e colorato che parlava di arte, cultura e luoghi d’origine, interagiva con il pubblico, lanciava caramelle ai più piccoli e restituiva pienamente l’immagine di un’Italia ricca di millenarie tradizioni, dove ogni territorio esprime peculiarità e bellezze tramandate nel tempo.
Durante la serata si è tenuta la cena nella splendida cornice della Crociera di via D’Azeglio a Parma, all’interno di quello che era l’Ospedale Vecchio, dove la bellissima mostra “Cibus in Fabula”, organizzata da Fiere di Parma, faceva da altrettanto spettacolare coreografia. Si è trattato di una manifestazione dove le maschere erano il soggetto visibile, ma dove ha avuto luogo, dietro le quinte, un sodalizio di moltissimi attori che hanno reso tangibile il concetto di “territorio che opera in sinergia”.
Oltre alle due amministrazioni locali, di Parma e Sala Baganza , che hanno accolto con entusiasmo l’evento, altre istituzioni hanno collaborato alla manifestazione. La Camera di Commercio di Parma ad esempio ha offerto i locali dove si è svolta l’Assemblea del Centro Coordinamento Nazionale Maschere Italiane, tenuto a battesimo nella nostra città. Prezioso il contributo anche dell’associazione ASCOM, in rappresentanza degli operatori commerciali, il Consorzio dei Vini dei colli di Parma, le Fiere di Parma e molte altre aziende locali. Contributo in termini organizzativi e di manodopera invece è avvenuto da parte delle sei associazioni promotrici, la Famija Pranzana, il Circolo Aquila Longhi, i Nostri Borghi, il Circolo Inzani, il Circolo Pertini e il Circolo Guareschi.
Nel corso della cena in Crociera, hanno mostrato tutta la loro professionalità i giovani studenti dell’Istituto Alberghiero di Salsomaggiore che, in rigorosa tenuta di addetti al servizio, hanno accompagnato ai tavoli gli oltre 600 ospiti.