Il Parma Calcio 1913, con la propria dirigenza, ma anche con una larga rappresentanza dei propri giocatori, nel dipartimento di Economia dell’Università di Parma ha tenuto a battesimo la ventesima edizione di MasterSport, il master internazionale in strategia e pianificazione degli eventi e degli impianti sportivi che prepara professionisti altamente qualificati per il mondo dello sport e per il management in ambito aziendale, istituzionale e di club, a livello italiano e internazionale. Grazie a un team di docenti altamente specializzati e alla collaborazione non solo con il nostro Ateneo, ma pure con l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.
A spiegare il nuovo modello societario del club crociato, con la moderazione di Matteo Marani, direttore del giornale periodico di politica sportiva Guerin Sportivo, sono stati il presidente Nevio Scala, il vicepresidente Marco Ferrari, il direttore generale Luca Carra e il responsabile dell’area tecnica Lorenzo Minotti.
“Ho accettato questa avventura, perché mi sono sentito coinvolto dal punto di vista emotivo, soprattutto dopo la telefonata dai modi semplici e spontanei, ma accattivanti, ricevuta la scorsa estate da Marco Ferrari, il nostro vicepresidente – ha raccontato il presidente Nevio Scala -. Non volevo assolutamente che il Parma, di cui avevo scritto una bella pagina, sparisse dal mondo del calcio. Siamo un pesce che va controcorrente, come il salmone che arriva in cima, nuotando in senso opposto, depositando le sue uova. Il Parma Calcio 1913 è destinato a esplodere”.
“Non è stato difficile coinvolgere gli imprenditori parmigiani, feriti dopo quanto era accaduto l’anno scorso, trasmettendo un’immagine abbastanza brutta, anche all’estero, della nostra città – ha aggiunto il vicepresidente Marco Ferrari – . Loro sono tutti concordi che il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti e che, se bisognava ripartire da zero, era necessario imboccare una strada contraria rispetto a quella che da anni sta percorrendo il calcio italiano, programmando e affidandosi a persone credibili. Nella nostra società, che ha tante teste, funziona il principio di delega e la responsabilità dei ruoli. Siamo consapevoli che adesso, in Serie D, è facile. La sfida sarà riuscirci nel tempo. Per questo motivo non ci consideriamo ancora un modello. Stiamo provando a fare qualcosa di diverso, con l’impegno di essere coerenti pure anche in categorie diverse. Se ci riusciremo, fra qualche anno, allora sì, costituiremo un esempio. La nostra speranza è che questo percorso trovi condivisione, nel tempo, da altri club del calcio italiano”.
Al Parma è anche stato conferito dalla Onlus dell’Associazione Italiana Calciatori il premio “Piermario Morosini” per l’impegno che sta mettendo nella rinascita del Parma e per la sensibilità, come gruppo, alle attività di beneficenza e responsabilità sociale. L’attestato, consegnato da Diego Bonavina, è stato ritirato da Lorenzo Minotti e dal gruppo dei calciatori presenti (Luca Cacioli, Davide Giorgino, Fabio Lauria, Christian Longobardi, Daniele Melandri, Michele Messina, Riccardo Musetti, Lorenzo Saporetti e Marcello Sereni) per i quali la partecipazione alla giornata, grazie all’Aic, servirà ad aumentare i loro crediti per la futura acquisizione dei patentini da allenatore e da dirigente.
“Stiamo cercando di essere innovativi su ogni aspetto – ha spiegato il direttore generale Luca Carra -. Abbiamo iniziato con il lancio della sottoscrizione della campagna abbonamenti on line, che in ventiquattro ore ha battuto il record del Siena in Serie D, ed è stata il volano di tutte le iniziative successive. Gran merito va dato ai soci di maggioranza e anche alla componente dell’azionariato diffuso, che non interferiscono e non impongono scelte, ma sono presenti con discrezione e, nel secondo caso, ci aiutano a calarci nel territorio, nell’opera di completa inclusione con la nostra realtà”.
“A questo primo posto sul campo corrisponde un lavoro alle spalle della società – ha infine chiarito il responsabile dell’area tecnica, Lorenzo Minotti –. L’approccio, a estate inoltrata, non è stato semplice, perché era tardi, non eravamo certi della affiliazione e il Centro Sportivo di Collecchio era in condizioni pessime, abbandonato a se stesso. Ho avuto la fortuna di esser stato scelto, ma anche una responsabilità enorme, soprattutto per il passato che rappresento di questa squadra. I giocatori sono stati bravi, perché hanno capito subito che per loro poteva essere un’occasione irripetibile. Mi piace essere sincero e dire che qui, con la struttura societaria che c’è, qualsiasi dirigente o calciatore poteva ottenere il successo sportivo che stiamo raggiungendo. La differenza è il modo, è il come lo stiamo facendo, coinvolgendo la gente. Ai nostri ragazzi abbiamo chiesto di vivere territorio e tifosi. Come lo era il nostro Parma storico. Noi nei loro confronti siamo stati testimoni viventi di come si può e si deve fare calcio a Parma”.
MasterSport, intanto, è stato inserito nella classifica dei migliori prodotti formativi al mondo in tema di sport, redatta dalla prestigiosa rivista Sport Business International e basata sul livello di soddisfazione espresso dagli studenti nei confronti del corso e del percorso di carriera che hanno intrapreso dopo il periodo di lezioni. MasterSport è presente nel ranking con continuità fin dalla sua prima edizione e, per il 2015, è stato segnalato come il prodotto formativo italiano con il miglior dato di placement. I venti partecipanti di questa edizione, la maggior parte di età compresa fra i 25 e i 27 anni, provengono per un 62% da corsi di laurea magistrale, in particolare Economia (31%), Scienze Motorie (27%) e Giurisprudenza (19%), con una netta prevalenza maschile. Completano il gruppo 4 uditori, provenienti dai corsi di Economia, Ingegneria gestionale, Giurisprudenza e Scienze Motorie.
“Se mi avessero raccontato nel 1996 che il nostro progetto di master avrebbe avuto un percorso come quello vissuto in questi 20 anni non ci avrei creduto – ha detto Marco Brunelli, direttore generale Lega Serie A e direttore di masterSport –. Il masterSport è cresciuto mantenendo la filosofia e la voglia di innovazione della prima edizione. Devo ringraziare i tanti amici, professori universitari, dirigenti e manager che hanno creduto allora in questa sfida affascinante e che oggi, con passione e rinnovato entusiasmo, partecipano alla realizzazione del corso. Per questa edizione, nel rispetto delle nostre tradizioni, ci saranno delle novità e proveremo a migliorarci ancora per offrire agli studenti un’esperienza di assoluto livello che li aiuti a crescere professionalmente e metta a disposizione di ognuno di loro gli strumenti per avere successo nel percorso di carriera successivo” .
“La prima missione dell’Università – ha ricordato Loris Borghi, rettore dell’Università di Parma – è l’alta formazione: mettere a disposizione di studenti e specialisti un know how che li renda competitivi nel mondo del lavoro e rispondenti alle esigenze del mercato. Questo master si pone in quest’ottica e ringrazio gli organizzatori, che per venti edizioni hanno curato questo importante progetto”.
“Abbiamo avuto un vero e proprio boom d’iscritti quest’anno e abbiamo selezionato, a fronte di molte domande, i profili migliori – ha infine sottolineato Luca Di Nella, direttore del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma –. Il master risulta non solo attrattivo per gli aspiranti manager, ma è stato anche riconosciuto come il migliore in Italia e nelle prime posizioni a livello mondiale dalla prestigiosa graduatoria di Sport Businnes International”.