GUBBIO – PARMA 2-1
Marcatori: 42′ Ferretti; 46′ Simonetti, 51′ Crocetti
GUBBIO (4-3-3): Volpe; Kalombo (40′ st Sciamanna), Marini, Di Maio, Degrassi; Conti, Romano, Croce (38′ st Bouhali); Ferri Marini (37′ st Bartoccini), Crocetti, Ferretti. A disposizione: Monti, Proietti, Petti, Fumanti, Tibolla, Zuppardo. All. Magi.
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Rodriguez (12′ st Mazzocchi), Miglietta, Simonetti (26′ st Longobardi); Corapi; Melandri, Baraye (1′ st Guazzo). A disposizione: Fall, Adorni, Mulas, Dodi, Saporetti, Sereni. All. Apolloni.
Arbitro: Berger di Pinerolo
Note: ammoniti Cacioli, Simonetti, Corapi, Croce, Bohuali; espulso Apolloni all’86′ per proteste.
San Sepolcro amara per il Parma Calcio, sconfitto da un Gubbio che si è dimostrato molto forte, ma non superiore ai gialloblu. Che alla fine pagano gli errori sia in fase difensiva, sia in quella offensiva. Il Parma, con la prima sconfitta stagionale maturata a cavallo tra il primo e il secondo tempo, si complica così la strada verso lo scudetto, obiettivo dichiarato della società del presidente Nevio Scala. Adesso bisogna andare a vincere e anche con un buono scarto sul terreno della Sambenedettese, sperando inoltre in una serie di coincidenze favorevoli.
Ma per questo c’è tempo. Adesso è il momento di analizzare cosa è accaduto oggi per porvi rimedio. Certo non aiuta l’espulsione di un nervosto mister Apolloni che sul finale protesta troppo per la mancata concessione di un corner.
Il tecnico crociato in partenza ha optato per il 4-3-1-2, con Corapi trequartista alle spalle della coppia Baraye-Melandri, modulo che stavolta non ha portato benissimo (così come la nuova maglia blu con inserti gialli) e che nel secondo tempo è stato poi mutato in un più offensivo 4-2-3-1 e poi addirittura in un 4-2-4 per dare vita a quell’assalto alla baionetta che però ha regalato soltanto emozioni e null’altro. Il tutto davanti a un Buitoni deserto per la squalifica del campo del Gubbio e la disposizione di giocare a porte chiuse.
Il Gubbio è partito con un 4-3-3 ben consolidato e si è fatto pericoloso in più di una circostanza davanti a una difesa del Parma apparsa in certe occasioni un po’ lenta.
Che la giornata non fosse tra le più semplici lo si è visto già al 6′ con Zommers costretto a parare in due tempi un diagonale di Romano calciato dalla sinistra. Risponde Simonetti un minuto dopo, ma Volpe non si fa sorprendere. Il Parma inizia a premere. Al 10′ Baraye conclude debolmente sul portiere, poco dopo Corali su punizione impegnata Volpe.
Il Gubbio si sveglia al 21’con Ferri che dal centro dell’area crociata trova il tiro, ma la palla è sull’esterno della rete. Il centrocampo parmigiano si inceppa: pochi palloni alle punte e scarsa copertura in difesa dove Cacioli e Lucarelli faticano. Rodriguez e Baraye non sembrano in giornata. Gli ingredienti per la frittata ci sono tutti e al 41′ è servita: Ferretti servito sulla sinistra lascia partire un diagonale che batte Zommers. Gubbio in vantaggio al riposo.
Il Parma torna in campo con Guazzo al posto di Baraye e già al 1’pareggia con la prima rete stagionale di Simonetti: destro a giro e palla imprendibile per Volpe. La gioia però dura poco. Gli umbri prima con Romano di testa fuori di poco, poi con Crocetti di piede bussano dalle parti di Zommers. Che al 51′ apre allo stesso Crocetti che sfrutta un rimpallo favorevole in area e insacca di destro. Gubbio 2, Parma 1.
Il Parma si lancia all’attacco ma spesso non trova soluzioni davanti oppure i tentativi si spengono sull’attenti retroguardia umbra. Crociati più incisivi con l’entrata al 57′ di Mazzocchi per Rodriguez e il nuovo modulo 4-2-3-1. L’unico effetto però si ha al 60′ con Simonetti, ancora lui, che batte al volo e centra la traversa. Al 70′ si passa al 4-2-4 con l’uscita di Simonetti per fare posto a Longobardi.
Il Parma guadagna campo, ma il Gubbio si difende con molto ordine. All’86’ l’arbitro non assegna un corner al Parma e saltano i nervi. Apolloni viene allontanato per proteste dal direttore di gara.
Un minuto dopo Mazzocchi entra da destra e serve Guazzo ben appostato in area, ma il tiro è sopta la traversa. Ai gialloblu non bastano neppure i 4′ di recupero vissuti interamente davanti all’area degli umbri. Al 93′ è centrale anche la punizione di Corapi, nessun problema per Volpe. Finisce 2-1.
LE INTERVISTE DEL DOPO GARA
“Quando si sbaglia così tanto c’è rammarico – esordisce mister Luigi Apolloni, commentando la sconfitta con il Gubbio -. E’ mancato il cinismo di cui parlavo ieri. Il Gubbio ha qualità ed è stato bravo a sfruttare le occasioni. La nostra squadra ha cercato di creare, anche se in maniera non ordinata, ed era riuscita a riprendere il risultato. Purtroppo, abbiamo sbagliato troppo. C’è da fare mea culpa, adesso dobbiamo voltare pagina. La Lega Pro è pure quanto visto oggi: se non capitalizzi e non chiudi le azioni, gli avversari hanno la tranquillità di saper vincere attraverso le loro occasioni. C’è rammarico. Deve essere un insegnamento per il prossimo anno. Sul l’episodio della mia espulsione a me sembra di non aver detto nulla di male se non che quel calcio d’angolo era a favore nostro. Prendo atto della segnalazione del guardalinee. Nel primo tempo non siamo riusciti a dare la profondità che abbiamo impresso nella seconda parte di gara. É stato merito anche del Gubbio che si chiudeva bene e lasciava pochi spazi. Abbiamo trovato poca ampiezza nella manovra. Non siamo stati molto bravi nell’allungare. Non siamo, poi, stati bravi a concretizzare alcune occasioni. Nella seconda parte, anche se non in maniera ordinatissima, abbiamo cercato di sfruttare le fasce ma non siamo riusciti a capitalizzare. Yves Baraye deve imparare ad essere più cattivo, come nell’occasione che ha avuto. Lorenzo Simonetti ha voluto fortemente il gol e l’ha ottenuto, deve essere un esempio – conclude Apolloni –. Lorenzo, quando è stato chiamato in causa è sempre stato positivo. Sono contento per lui, perché si fa trovare pronto e perché ha fatto gol. Dispiace perché ha avuto anche altre occasioni”.
“Dispiace, perché per quanto visto in campo abbiamo avuto tante palle gol e non meritavamo la sconfitta – sottolinea capitan Alessandro Lucarelli -. C’è rammarico. Siamo partiti bene, nei primi quindici-venti minuti, poi siamo un po’ scemati ed è venuto fuori il Gubbio, ma nel complesso è stato un primo tempo equilibrato. Nel secondo tempo siamo partiti forte per pareggiarla, poi c’è stato il loro secondo gol. Da quel momento in poi abbiamo avuto una serie incredibile di occasioni, ma non siamo riusciti a segnare. Non tutto è da buttare, c’è ancora una piccola speranza. Vedremo domenica. Come prestazione penso che non avremmo meritato di perdere. Il risultato però dice questo e bisogna accettarlo. Sapevamo che il Gubbio era una squadra forte. Partite facili in questa fase non ce ne sono. Se hanno vinto il loro girone, significa che hanno qualità fisiche e tecniche. Noi abbiamo dimostrato di avere le nostre qualità, creando tante occasioni. Però, l’abbiamo persa e ci dispiace. Una vittoria con un buono scarto contro la Sambenedettese creerebbe un piccolo spiraglio. Dispiace idi aver perso una gara, perché eravamo imbattuti – conclude Lucarelli –. Alla fine la sconfitta è arrivata e bisogna andare avanti. Siamo alla fine. Un po’ di stanchezza ci può stare. I ritmi ne hanno risentito. La nostra partita, però, a parte gli errori difensivi, è stata buona”.
“Abbiamo dimostrato il nostro valore, non meritavamo assolutamente la sconfitta – dice Lorenzo Simonetti, il migliore in campo del Parma di oggi -. Spiace, perché ora le speranze sono poche di arrivare fino in fondo. Noi, comunque, ce la metteremo tutta. Proveremo domenica prossima a vincere con qualche gol di scarto con la Sambenedettese e poi aspetteremo l’ultima partita per sapere chi riuscirà a passare questo gironcino. Per la traversa dispiace. Sembra una maledizione essendo la terza quest’anno che colpisco. Sono contento per il primo gol di questa stagione. Ringrazio, da parte di tutta la squadra, quei tre tifosi temerari che anche oggi sono venuti a sostenerci, nonostante le porte chiuse, trovando un angolo da cui seguirci dall’esterno dello stadio. Sicuramente il bello del calcio è il tifo. Oggi sembrava una partita un po’ strana senza pubblico. Avendo diecimila abbonati e tanti tifosi che vengono sempre in trasferta, non eravamo abituati. E’ brutto giocare una partita così in campo neutro e senza tifo, ma non ci potevamo fare niente su questa decisione. Noi anche oggi abbiamo fatto il nostro gioco. Siamo partiti bene e secondo me abbiamo avuto solo un piccolo calo nella seconda parte del primo tempo – conclude Simonetti –. Poi, nel secondo, li abbiamo messi sotto creando tantissime palle gol. Alcune sono state anche clamorose. Purtroppo, non siamo riusciti a sfruttarle”.